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Cronaca

Terzigno. Carabiniere prende al calci un ragazzo: video diffuso su chat e social

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A Terzigno, un ragazzo è stato preso a Calci da un Carabiniere: la scena è stata ripresa e pubblicata su chat e social.

Un’automobile dei carabinieri ferma al centro della strada, un ragazzo che tiene le mani alzate e dice “Non ho niente”, uno dei militari che scende dal veicolo e gli assesta due calci, mentre il ragazzo chiede scusa.

I venti secondi di video sono stati ripresi da un balcone e in queste ore stanno facendo il giro del web, accompagnati da una descrizione secondo cui sarebbe avvenuto a Terzigno, in provincia di Napoli, e il ragazzo sarebbe stato preso a calci perché in strada nonostante fosse già in vigore il coprifuoco Covid.

Il video è molto breve, non si vede quello che è successo in precedenza. Dalle parole del ragazzo, che prima dice di non avere nulla e poi si scusa, si può ipotizzare che quella nelle immagini sia soltanto l’ultima fase di un intervento, forse di un inseguimento, e che non avrebbe nulla a che fare con la violazione del coprifuoco. Retroscena che, anche nel caso venisse confermato, non giustificherebbe naturalmente la reazione violenta del militare.

Secondo Fanpage.it, l’episodio sarebbe effettivamente avvenuto a Terzigno, ma sia il giorno sia le circostanze restano da chiarire.

Il video, diffuso su chat e social, sarebbe stato visionato e acquisito dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli, che starebbe in queste ore effettuando accertamenti interni per collocare temporalmente l’evento, ricostruire i dettagli dell’intervento per capire cosa sia successo ed intraprendere i dovuti provvedimenti una volta accertate le responsabilità.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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