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Razzo cinese. Impatto imminente: ecco dove finirà

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Secondo le ultime indicazioni dalla sorveglianza europe, si riduce di due ore il possibile orario d’impatto del razzo cinese in caduta libera sulla Terra: dalle 2.36 alle 6.30 circa.

Fortunatamente scendono a 2 le orbite sull’Italia – “Sulla base degli ultimi dati forniti dalla Agenzia Spaziale Italiana (ASI) durante il nuovo incontro del tavolo tecnico presieduto dal Capo Dipartimento Fabrizio Curcio, si è ulteriormente ridotta la finestra temporale relativa al rientro sulla Terra del lanciatore spaziale cinese “Lunga marcia 5B”, e questo consente di escludere la prima delle tre traiettorie inizialmente individuate”. Lo rende noto la Protezione Civile, a detta della quale “scendono quindi a due le traiettorie che potrebbero interessare alcuni settori di nove regioni centro-meridionali italiane. In ogni caso Il tavolo tecnico continuerà a seguire l’evolversi della situazione in tempo reale, fa sapere ancora la Protezione Civile, ma “la probabilità che uno o più frammenti possano cadere sul nostro territorio rimane estremamente bassa“.

Resta comunque l’attenzione e la sorveglianza di tutta Europa perché, con le sue circa 20 tonnellate, il secondo stadio del razzo cinese Lunga Marcia 5B è uno dei più grandi detriti spaziali a cadere in modo incontrollato sulla Terra negli ultimi anni.

Molto probabilmente finirà nell’Oceano – I radar europei per la sorveglianza spaziale e il tracciamento indicano che lo stadio del lanciatore scende mentre ruota velocemente su se stesso, con un’inclinazione tale che l’Eusst stima che il rientro possa avvenire entro la latitudine compresa fra 41,48 gradi Nord e 41,48 gradi Sud: un’area vasta, ma nella quale “la maggior parte della superficie terrestre è coperta dall’oceano o da aree disabitate, quindi la probabilità statistica di un impatto sul suolo nelle aree popolate è bassa”.

Il Centro-Sud è ancora in allerta – Al momento l’area ancora nel “mirino” del razzo cinese comprende l’Italia centro-meridionale, da Roma in giù, insieme a parte dell’Africa, delle Americhe e dell’Asia meridionale e dell’Australia, più gli oceani Atlantico, Pacifico e Indiano. Lo stadio del Lunga Marcia 5B era caduto in modo incontrollato anche nel 2020, ma allora l’attenzione era troppo concentrata sulla pandemia.

(FONTE Tgcom24)

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