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Politica

CAIVANO. Ennesimo comunicato stampa di Italia Viva dopo l’allontanamento della Palmiero

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Riceviamo e pubblichiamo:

Facendo seguito alla notizia apparsa ieri, mercoledì 5 maggio 2021, su alcuni quotidiani online in merito alla lettera di dimissioni dalla carica di capogruppo e di distacco dal gruppo consiliare di Italia Viva a firma della Consigliera Comunale Giovanna Palmiero, il Gruppo Dirigente, il Gruppo Consiliare, l’Assessore e gli aderenti tutti al partito comunicano quanto segue:

Italia Viva continuerà a perseverare nel solco della legalità, della trasparenza amministrativa e della imparzialità con un unico e grande obiettivo: quello di cambiare Caivano e di rendere orgogliosi i caivanesi.

Una decisione, quella presa dalla Palmiero, sicuramente connotativa di una grande immaturità politica dal momento che la Consigliera non ha mai espresso o rappresentato tale eventualità motivandola per trovare una soluzione comune.

Le aspirazioni legittime, così come i desideri di crescita, della Consigliera Comunale sono sempre state assecondate, guidate e condivise, talvolta anche sacrificandone quelle degli altri componenti del gruppo consiliare e partitico perché per Italia Viva le persone sono importanti e i loro desideri, ancora di più.

Pertanto, non riusciamo a comprendere in cosa la Consigliera Palmiero non sia stata libera di esprimersi. D’altronde di tale decisione non siamo mai stati notiziati, così come il suo precedente allontanamento dal Partito, che a suo dire doveva rappresentare una semplice pausa di riflessione, che però si è tramutata in quello che stiamo apprendendo in questi giorni.

Abbiamo sempre condiviso un percorso politico con gli stessi occhi, guardando sempre ai bisogni della città, o almeno credevamo di guardarlo con gli stessi occhi della Palmiero.

Non sappiamo esattamente in cosa la Consigliera si sia sentita isolata, impedita ad esprimersi liberamente o mancata di rispetto.

In Italia Viva, come accennavamo sopra, le persone sono importanti e vengono considerate e coinvolte tutte con lo stesso peso e con la stessa misura. Non siamo per la linea che chi vince governa e chi perde sta a casa.

Il nostro non è mai stato uno “pseudo gruppo dove il ruolo personalistico di qualche singolo supera quello di squadra”.

Essere Consigliere Comunale, in Italia Viva, non ti permette di avere l’esclusiva di pensiero, parola ed indirizzo politico a fronte di un gruppo che ha unito le proprie forze per arrivare al governo della città nell’esclusivo interesse della collettività.

Anzi, ci teniamo fortemente a ribadire che se la Sig.ra Palmiero ha avuto l’occasione di condividere con noi un percorso e di essere eletta nel civico consesso lo deve a migliaia di elettori e 24 candidati che hanno profuso il massimo impegno con un obiettivo comune.

Nei gruppi politici si discute, si cresce, ci si confronta e si cammina insieme. I gruppi politici non sono e non dovranno mai essere delle porte girevoli dove entrare ed uscire solo quando ci si fa comodo.

Nei gruppo politici come Italia Viva le battaglie si combattono a viso aperto e non con codardia e disprezzo per quanti lottavano per uno stesso fine contemporaneamente, mentre altri covavano strategie personalistiche.

I nostri elettori, simpatizzanti, amici ed iscritti ogni giorno aspettano di poterci dare una mano per lavorare nell’interesse della città e sono contenti della scelta elettorale che hanno fatto non sentendosi affatto traditi o delusi da Italia Viva.

Infine, nella sua missiva, la Consigliera Palmiero afferma che non è mai stata notiziata su decisioni politiche e amministrative assunte da parte del partito e dalle “figure istituzionali” dell’amministrazione.

Su questo punto ci sarebbero fiumi di parole da scrivere per esplicare meglio il pensiero della Palmiero, ma con lo stile che contraddistingue Italia Viva a livello locale, così come a livello provinciale, regionale e nazionale proveremo a rispondere a tale provocazione.

Sappiamo che la Palmiero è una neo consigliera eletta (dunque inesperta) che mai ha avuto a che fare con la Pubblica Amministrazione, ma dovrebbe, tuttavia, imparare che c’è una distinzione fondamentale tra due sfere della PA, ossia quella dell’indirizzo politico e del controllo (afferente al Civico Consesso e alla Giunta Municipale) e quella gestionale che riguarda i Funzionari che ne fanno della gestione la propria e fondamentale attività.

Italia Viva è un partito politico, non un ufficio del municipio né di collocamento. Italia Viva discute della cose, dei tempi e dei riti della politica che si vanno ad intersecare con la vita civica.

Italia Viva non “gestisce”, Italia Viva non “informa”, Italia Viva non “lottizza”.

Italia Viva indirizza politicamente le sorti della città nel solco del mandato elettorale e del programma di coalizione condiviso con la città e con i cittadini.

Ci fermiamo qui auspicando che la Consigliera Palmiero possa trovare la sua collocazione capace di assecondare le sue aspirazioni.

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POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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