Oggi, 3 Maggio, si celebra la GIORNATA MONDIALE DELLA LIBERTA’ DI STAMPA, uno dei diritti più sacrosanti sanciti dalla “Dichiarazione universale dei diritti umani” e da altri documenti come la “Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo“.
Eppure in Italia sembra quasi aver dimenticato che l’Assemblea generale dell’Onu (non un organo qualunque) la istituì nel 1993 per attirare l’attenzione sui principi del pluralismo, dell’indipendenza dei media e della correttezza dell’informazione.
Tre valori che si trasformano in un primato irrisorio per l’Italia: 41 esima posizione, con 20 giornalisti sotto scorta. Ultimi in Europa, in uno status che rispecchia a pieno le difficoltà con cui ogni giorno, in questo Paese, si deve combattere, per poter semplicemente ( e vi assicuro che non c’è nulla di facile) svolgere il proprio LAVORO.
Se volessimo poi allargare le frontiere, sono circa altri 120 i paesi nel Mondo in cui l’esercizio del Giornalismo è totalmente o parzialmente bloccato.
“Ogni anno questa Giornata è un’occasione per ricordare e mettere al centro del dibattito un diritto che negli ultimi tempi sembra essere messo sempre di più in discussione“, quanto sottolineato dal direttivo dell’Associazione Stampa Forlì-Cesena.
Oggi, a Roma, i vertici della Fnsi saranno ricevuti dal presidente della Camera, Roberto Fico. Alla sua attenzione sottoporranno un dossier su questioni fondamentali per il diritto della libertà di stampa nel nostro Paese: sui giornalisti intercettati, sui cronisti minacciati, sulle querele bavaglio, sull’equo compenso, sulla precarietà. Sperando che, a breve, la situazione possa evolversi verso un totale appoggio a quello che 28 anni fa (sottolineo ventotto) fu sancito per risollevare e TUTELARE questo settore al meglio.