In occasione del concertone del Primo Maggio c’è stata molta tensione tra Fedez e la Rai, in particolare a causa di un tentativo di quest’ultima di censurare una parte del discorso del cantante, in cui venivano palesemente contestati alcuni esponenti della Lega.
Prima le dichiarazioni del cantante, che parlava appunto del tentativo di censura: “E’ la prima volta – aveva scritto Fedez in una storia su Instagram – che mi succede di dover inviare il testo di un mio intervento perché venga sottoposto ad approvazione politica, approvazione purtroppo che non c’è stata in prima battuta o meglio, dai vertici di Rai3 mi hanno chiesto di omettere dei partiti e dei nomi e di edulcorare il contenuto. Ho dovuto lottare un pochino, ma alla fine mi hanno dato il permesso di esprimermi liberamente“. Poi la secca smentita della Rai ed infine il video pubblicato da Fedez, dove viene immortalata la telefonata in cui alcuni rappresentanti dei vertici Rai gli avevano chiesto di rivedere il contenuto del messaggio per “adeguarsi al sistema“, visto che i nomi e le frasi citate sarebbero stati fuori contesto.
È giunto quindi il momento dell’esibizione di Fedez sul palco del Primo Maggio: il cantante ha trasmesso un messaggio politico a tinte forti, assumendosene le responsabilità e rivolgendosi prima al Premier Draghi, chiedendogli di riservare ai lavoratori dello spettacolo la stessa attenzione riservata alla Superlega di calcio, per poi scagliarsi contro alcuni rappresentanti della Lega che osteggiano il ddl Zan.
Sempre nel pomeriggio, sui social, c’era stato uno scontro, a colpi di tweet, tra il leader della Lega Matteo Salvini e lo stesso Fedez. “Il concertone costa circa 500.000 euro agli italiani, a tutti gli italiani, quindi i comizi “de sinistra” sarebbero fuori luogo“, aveva twittato il politico. “Io vado al concertone a gratis e pago i miei musicisti che non lavorano da un anno e sul palco vorrei esprimermi da uomo libero senza che gli artisti debbano inviare i loro discorsi per approvazione preventiva da voi politici. Il suo partito ci è costato 49 milioni di euro. Come ci insegna il Primo Maggio, nel nostro piccolo dobbiamo lottare per le cose importanti. Ovviamente da persona libera mi assumo tutte le responsabilità e le conseguenze di ciò che dico e faccio“, la replica del cantante.
Lo stesso Salvini, attraverso la sua pagina Facebook, dopo il monologo di Fedez sul palco del concertone, ha affermato:
“Adoro la Libertà. Adoro la musica, l’arte, il sorriso. Adoro e difendo la libertà di pensare, di scrivere, di parlare, di amare. Ognuno può amare chi vuole, come vuole, quanto vuole. E chi discrimina o aggredisce va punito, come previsto dalla legge. È già così, per fortuna. Chi aggredisce un omosessuale o un eterosessuale, un bianco o un nero, un cristiano o un buddhista, un giovane o un anziano, rischia fino a 16 anni di carcere. È già così. Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti. Il diritto alla vita ed all’amore sono sacri, non si discutono. Per me anche il diritto di un bimbo a nascere da una mamma e un papà è sacro, mentre il solo pensiero dell’utero in affitto e della donna pensata come oggetto mi fanno rabbrividire. Così come, da padre, non condivido che a bimbi di 6 anni venga proposta in classe l’ideologia gender, o si vietino giochi, canti e favole perché offenderebbero qualcuno. Non scherziamo. Viva la Libertà, che non può imporre per legge di zittire o processare chi crede che la famiglia, come anche la Costituzione prevede, sia la cellula, il nucleo, il cuore, il passato, il presente e il futuro del mondo“.