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Cronaca

Napoli. Test sui casi sospetti di variante indiana: i risultati

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L’Azienda Ospedaliera dei Colli ha comunicato il risultato dei test sui casi sospetti di variante indiana in Campania.

L’Azienda Ospedaliera ha comunicato che, dalla verifica del sequenziamento di due campioni di soggetti positivi al Covid19, provenienti dalla Asl Napoli 1, non è emersa la cosiddetta variante indiana. 

Gli esami di controllo, chiesti dal’Istituto Superiore di Sanità, rientrano nelle attività di monitoraggio sulla diffusione di eventuali varianti del virus Sars-Cov-2 promosse dalla Regione Campania e condotte dall’Azienda Ospedaliera dei Colli in sinergia con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e con il Tigem. 

La mutazione indiana sta mettendo in ginocchio il Paese in cui si è originata, estendendosi man mano in altri territori fino a fare il suo ingresso anche in Italia.

Il Governatore del Veneto, Luca Zaia, infatti, pochi giorni fa ha annunciato la presenza dei primi due casi di variante indiana nella zona di Bassano.

Di qui la preoccupazione di alcuni esperti, compreso il virologo Andrea Crisanti“Se la variante indiana del Coronavirus è stata trovata in Veneto, vuol dire che è già ampiamente diffusa anche altrove perché il nostro Paese ha una bassissima capacità di sorveglianza”.

Anche a Napoli è stata ipotizzata la presenza del ceppo in quanto i tamponi effettuati da due soggetti, rispettivamente di 77 e 9 anni, sulla piattaforma G Side, avevano segnalato un sospetto. Di qui le ulteriori attività di monitoraggio richieste dall’Istituto Superiore di Sanita e da poco portate a termine che, per fortuna, hanno dato esito negativo.

Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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