CAIVANO – Dopo sette mesi dall’insediamento della politica il nulla cosmico. Caivano continua a riversare nel degrado come sempre fatto negli ultimi anni. Il Sindaco Enzo Falco ha le mani legate come le hanno avute anche chi l’ha preceduto perché il modus operandi della classe dirigente che puntualmente si presenta ad ogni tornata elettorale è sempre lo stesso. Ma a differenza della precedente amministrazione dove c’era un sindaco che produceva continue denunce alla Procura, all’Anac e alla Corte dei Conti, l’attuale Sindaco ha la presunzione di convivere con gli stessi Responsabili di settore che sia l’Anac che la Prefettura aveva indicato come inidonei e intimato di spostarli da tali ruoli apicali.
Questo turbinio di decisioni che fanno della politica un organo connivente a quello che abbiamo battezzato il “sistema Caivano” non fa altro che finire di indebolire le casse comunali e aumentare il degrado in città. A sostegno delle nostre opinioni e a conferma che il pensiero di questa classe dirigente è rivolto solo all’interesse personale ci sarebbe una crepa ben visibile che si sta per aprire in “Orgoglio Campano”, l’ultimo baluardo delle cenerentole di quest’amministrazione rimasto ancora fedele al Sindaco perché di tanto in tanto ai suoi piccioni viene lanciata qualche mollichella di pane.
Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo risulta un “Orgoglio Campano” diviso a metà, da un lato c’è la parte operativa che riesce a gestire lavori, appalti e posti di lavoro, e alcuni posti di lavoro interinali finiti dietro ai camion della raccolta occupati anche da persone molto borderline ne sono la dimostrazione.
A conferma dell’operatività di tale gruppo politico, vedi anche la famosa delibera del Responsabile del Settore urbanistica dove si indica l’Assessore Carmine Peluso, come colui che sceglie a chi affidare appalti diretti e dall’altro lato una parte non operativa, o a limite non operativa quanto si vorrebbe e che nell’ultimo periodo è riuscita a mettere a segno qualche colpo concesso solo per distribuire qualche contentino qua e là.
A tal proposito pare che il Consigliere Giamante Alibrico voglia sfiduciare l’Assessore Carmine Peluso reo di metterlo in ombra rispetto all’aspetto amministrativo e lo voglia sostituire con Alfonso Castelli, personaggio più mite e dalle umili pretese. Da questa volontà, in ottica, si spiegherebbe anche l’incarico affidato al fratello di quest’ultimo, pochi giorni fa come necroforo nella ditta Itechnosystem srls. Logicamente se queste indiscrezioni saranno confermate, sarà dimostrato anche il tipo di gestione del Comune di Caivano inteso dall’Amministrazione Falco. Ma non finisce qui.
Al Consigliere Giamante Alibrico non va giù la colonizzazione che i parenti del Sindaco Enzo Falco abbiano fatto nel suo partito e come dargli torto? Vedi la figura ingombrante di Armando Falco che allo scorso Consiglio Comunale, senza averne ruolo e senza aver spiegato il perché sedeva tra gli scranni dell’aula consiliare. Area vietata, come risaputo, a qualsiasi cittadino caivanese. Non solo. Il segretario cittadino di Orgoglio Campano, per alcuni apostrofato con l’appellativo di “o capo cantiere”, molto spesso viene avvistato tra gli uffici comunali a colloquiare molto animatamente con i dipendenti comunali, alla stregua di un Consigliere o Assessore qualunque. Allora in tanti si domandano: È vero che la famiglia Falco sta avendo una gestione familistica dell’ente comunale ma davvero basta essere parente del sindaco per sentirsi libero di intrattenere dialoghi con i dipendenti comunali e interessarsi della gestione pubblica dall’interno della casa comunale?
Non solo. Un altro elemento di disturbo all’interno di Orgoglio Campano che funge da “sorvegliante” del primo cittadino, secondo il fondatore di Orgoglio Campano caivanese, è un altro lontano parente del primo cittadino che però ha contatti diretti col fratello del Sindaco Donato Falco, stiamo parlando di Pietro Falco consigliere di “Orgoglio Campano” surrogato dopo le dimissioni da Consigliere del poi divenuto Assessore Carmine Peluso. Pietro ha un ruolo fondamentale in casa Falco, funge da collante tra i pensieri del partito e gli interessi della famiglia. In poche parole tiene a bada, quelli che secondo il primo cittadino possono rappresentare una minaccia per la propria tenuta, perché visti sempre come aggregati e mai come compagni di viaggio, riportando fedelmente tutto al fratello del sindaco e agendo secondo ordini ben impartiti.
Il fuoco che cova sotto la cenere, questo è lo scotto che si paga quando si viene eletti grazie ad un carrozzone eterogeneo formato da portavoti finendo per ottenere un proprio consenso inferiore a quello delle liste.
Orgoglio Campano, attualmente è una bomba ad orologeria e quando Giamante Alibrico presenterà il conto cosa farà il Sindaco Enzo Falco, si trincerà dietro la giunta, proteggendo la figura di Carmine Peluso difendendo il dogma delle dimissioni che hanno permesso l’entrata in Consiglio Comunale del suo parente e ponendolo sotto la sua ala protettiva così come fatto con l’Assessore Tonia Antonelli? Vi terremo aggiornati.