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Vietato il caffè al banco: resta ancora “interdetta” una delle abitudini più amate dagli italiani

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Nonostante la riapertura e la zona gialla lunedì 26 aprile resta vietato il caffè al banco, una delle abitudini più amate dagli italiani.

Non è esente dalla regola la patria del caffè, Napoli, dove baristi e clienti, come ha ribadito la circolare del Viminale che dispone l’attività di ristorazione solo all’aperto, dovranno ancora aspettare prima di riprendere le consuetudini.

«È semplicemente vergognoso questo provvedimento oltre che illogico perché alle pressioni dei ristoratori hanno concesso la ristorazione all’aperto e dunque la possibilità alle persone di essere a contatto senza mascherina per un’ora e non viene concesso ai baristi di poter servire un caffè, un dolce o una bibita per pochi minuti al banco», ha commenta con rabbia Ulderico Carraturo dell’Antica Pasticceria Carraturo, nonché rappresentante di categoria per Confcommercio Campania.

Il caffè o uno spritz potranno quindi essere consumati al tavolino oppure saranno serviti in bicchieri di plastica o carta da asporto, come fino a oggi.

«Ormai siamo alla discriminazione senza logica. Tutto ciò è inconcepibile è inaccettabile» ha aggiunto Carraturo.

Come riporta il Corriere, anche Antonio Sergio, uno dei proprietari del Gran Caffè Gambrinus che riapre mercoledì con la produzione completa di dolci e semifreddi, trova inaccettabile la decisione: «Il servizio esterno ai tavoli è un contentino. Io ho spazio esterno ma ho anche una sala storica che non posso utilizzare. Penso a chi lo spazio non lo ha e non è giusto. Per il divieto di somministrazione del caffè al bancone mi sembra di essere tornati indietro alla zona arancione o rossa. L’unica nota positiva è il prolungamento dell’orario a noi concesso, dalle 18 alle 22 che ci consente di servire l’aperitivo ai tavoli esterni. Io sarei stato per un lockdown totale per altri 10 giorni se servisse a qualcosa di pari passo con l’aumento delle persone vaccinate».

«È una decisione incomprensibile. L’ennesima mazzata che ci crea gravi difficoltà. Perché impedire ai clienti il consumo al banco, nel pieno e assoluto rispetto delle normative anti-covid, in una zona non più ad altissimo rischio? Tavoli interni interdetti e servizio al bancone vietato incidono almeno per un 30% dell’incasso giornaliero per un locale come il nostro. L’effetto di questa decisione sarà quello di trovare tavolini pieni all’esterno e gente scoraggiata dall’impossibilità di consumare al banco. Così facendo, non ci permettono di lavorare. Facciamo un passo avanti e due indietro. Il Governo corregga il tiro al più presto e trovi una soluzione adeguata» ha dichiarato esasperato anche Roberto Biscard del bar Cantine Sociali di Piazza Rodino’, vicepresidente di Fiepet-Confesercenti Napoli.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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