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AFRAGOLA. Pochi movimenti lasciano intendere che a determinare sono ancora Nespoli e Tuccillo

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AFRAGOLA – Naviga ancora lentamente la nave politica che dovrebbe traghettare tutti i candidati all’esame delle urne nel prossimo autunno ma una lieve scossa, ieri abbiamo tentato di darla con il Direttore di Napolimetropoli.it Antonio Auricchio e Giovanni Tuberosa nel consueto appuntamento di Talk del giovedì in onda su MinformoTV, dove si sono evidenziate tutte le carenze dell’attuale classe dirigente che si è accomodata letteralmente sulla traslazione della data delle elezioni.

Infatti non si sente parlare in città di problemi e di programmi ma solo di sterili tattiche e di tanti personaggi che portano in dote le colpe del fallimento dell’Amministrazione Grillo e che vanno in giro a crearsi una verginità politica sedendosi ai più disparati tavoli.

Colui invece che inspiegabilmente non perde mai appeal sul territorio è l’ex Senatore Vincenzo Nespoli che negli ultimi giorni ha addirittura messo all’angolo l’On. Pina Castiello rea di non aver avuto il carisma giusto per aggregare gli aficionados del centrodestra ed è salito in cattedra, riuscendo ad ottenere vari incontri bilaterali.

Il nome del centrodestra che gira ancora in città e che viene fortemente sponsorizzato dall’ex Senatore è sempre quello del prof. Antonio Pannone, uomo di fiducia e usato sicuro dell’ex senatore. Quest’ultimo nell’ultima consiliatura ha ampiamente dimostrato che o si fa come dice lui o pena la caduta del governo. Quindi meglio fidarsi di un proprio delfino e accantonare per sempre l’idea di scegliere di nuovo tra la società civile.

La cosa che appare inspiegabile e che purtroppo per gli afragolesi risulta essere un’aggravante per le risoluzioni dei problemi della città è che l’ex senatore nonostante i suoi trascorsi e il suo presente giudiziario possiede ancora la stima di una parte degli addetti ai lavori che nelle more di una loro decisione attende ancora le mosse di Nespoli per poter decidere. Logicamente, se si dovesse verificare il protrarsi di questa situazione saremo costretti a vivere una storia già vissuta.

Se Atene piange Sparta non ride. Dal canto suo il PD non riesce a tenere quel ruolo a esso sempre riservato. Nonostante i vari incontri bilaterali ottenuti col M5S ed Europa Verde – sfumato quello con “A viso Aperto” forse per colpa delle nostre indiscrezioni – è sotto gli occhi di tutti che con i due partiti sopra citati non ci sono molte cose da condividere, in primis è il nome del candidato Sindaco, dove Salvatore Iavarone dei Verdi ha più volte ammesso che gli piacerebbe appoggiare la candidatura di Antonio Iazzetta e il M5S non ha sciolto le sue riserve perché non vede di buon occhio l’ennesima candidatura di Mimmo Tuccillo.

Ad onor del vero la spaccatura il PD la vive anche al suo interno con una piccola parte dei dem che rimane fedele all’ex sindaco mentre una stragrande maggioranza dei tesserati vorrebbe un altro nome che rappresenti la sintesi del centro sinistra. Questo dissidio interno fa vacillare persino le certezze che il segretario Francesco Zanfardino aveva su Tuccillo stesso e se la cosa continua così, l’obiettivo dell’ex Sindaco si allontana sempre più anche se lui in questo momento lascia intendere di non essere concentrato sulla cosa.

La parte moderata invece si guarda intorno e anch’essa tatticamente resta alla finestra e cerca di dialogare con quel tipo di politica che non si rivede in nessun schieramento come i vari Caiazzo, “Per la Rinascita di Afragola”, il duo Lanzano-De Stefano, Izzo, Moccia etc.

Nessuno di quelli sopracitati ha il coraggio di fare il primo passo ed istituire un tavolo programmatico per cercare di formare una coalizione. Non c’è nulla da fare, anche tra gli addetti ai lavori, il dualismo Tuccillo-Nespoli è ancora vivo e determinante.

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