“Per certi viaggi non si parte mai quando si parte. Si parte prima. A volte molto prima. Sono bastate poche parole: ‘Suo figlio probabilmente è autistico‘” (Fulvio Ervas, Se ti abbraccio non avere paura).
Si celebra oggi, 2 aprile, la Giornata Mondiale per a Consapevolezza dell’Autismo: come sostiene Fulvio Ervas, nel suo libro dedicato al figlio Andrea, l’Autismo è un viaggio, un viaggio in un mondo speciale fatto di silenzi, sguardi spaventati, urla e disperazione, sorrisi inconsapevoli, abbracci non voluti e carezze inaspettate.
Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha voluto ricordare questa ricorrenza, troppo spesso dimenticata con un post sulla sua pagina Facebook: “Oggi è la Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, spesso dimenticato e sottovalutato, soprattutto quando riguarda i bambini. Fondamentali, invece, sono i tempi della diagnosi dell’autismo”.
Ricordando poi l’unico centro pubblico per l’autismo in Campania, a Qualiano “Più rapidamente viene individuato, nei primi anni di vita di una persona, più efficaci sono le terapie. Proprio ieri siamo stati in visita a Qualiano, nell’unico centro pubblico per l’autismo in Campania, dove si fa un lavoro straordinario. Qui vengono seguiti i bambini autistici e supportate le loro famiglie. È un lavoro davvero difficile perché richiede un approccio multidisciplinare, che è fondamentale per il bambino e indispensabile per le famiglie”.
Concludendo “Il nostro obiettivo è creare su tutto il territorio regionale strutture pubbliche come quella di Qualiano. È un compito che ci inorgoglisce e che vogliamo portare avanti con grande determinazione per aiutare tanti bambini e tante famiglie che soffrono“.
E’ difficile avere un mondo nel cuore e non riuscire ad esprimerlo, ed è altrettanto difficile non riuscire a riversare fuori rabbia, dolore, felicità, disperazione, gioia…
Chi è autistico ha dentro sé un universo scompigliato, fatto di pensieri caotici e la diversità dei loro fatti e delle loro azioni, spiega ed è il ritratto dei continui cambiamenti che ogni bambino, ogni ragazza, ogni uomo e ogni donna autistici si portano dentro il loro vivere disordinatamente un’apparente ordinata quotidianità.
“Funziona che la vita sta tutta sotto una grande curva a campana, con al centro disturbi comuni e ai lati stravaganze d’ogni sorta. La vita è diluita nel mezzo e troppo densa ai lati. La vita è imperfetta, ma ha una sua forza” (Fulvio Ervas).