Un 54enne residente nel casertano è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Caserta dopo aver a lungo maltrattato la moglie e il figlio di 16 anni.
L’ennesima e assurda violenza nei confronti di quest’ultimo era stata scatenata dal semplice vederlo insieme ad un amico che non era di suo gradimento: lo ha così legato con un guinzaglio per cani al cofano della macchine e lo ha ripetutamente colpito alla testa con un tubo di metallo da irrigazione.
E’ questo solo uno dei numerosi episodi cui il ragazzo e la madre sono stati sottoposti nel casertano.
A far scattare gli accertamenti era stato proprio il 16enne che qualche giorno fa era scappato di casa e si era rifugiato nella Questura di Caserta.
In lacrime, aveva raccontato tutto quello che era stato costretto a subire per colpa del padre, che spesso si accaniva su di lui e sulla moglie con violenze fisiche oltre che psicologiche.
Vessazioni, minacce e percosse che andavano avanti da anni e che non erano state mai denunciate per paura di ritorsioni.
E’ stata così avviata l’indagine, diretta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e affidata alla Squadra Mobile di Caserta.
Gli agenti hanno convocato in Questura la moglie dell’uomo, che ha confermato il racconto del figlio e ha aggiunto altri dettagli parlando delle violenze che anche lei subiva.
In diverse occasioni, ha raccontato, era stata picchiata con una cintura, strattonata per i capelli e scaraventata a terra: nemmeno allora l’uomo si era fermato, continuando a colpirla ovunque con pugni e schiaffi.
Il 16enne, ascoltato in modalità protetta con l’ausilio di una psicologa, ha confermato quello che aveva detto quando si era rifugiato in Questura e ha raccontato l’episodio del guinzaglio, risalente allo scorso 6 marzo.
Il 54enne, raggiunto da misura cautelare firmata dal gip del tribunale locale, il 17 marzo è stato rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
X. R., cittadino albanese ma residente da parecchi anni nel Casertano è gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate nei confronti della moglie e del figlio minorenne.