La Campania resta in zona rossa. Questa la decisione presa dal Governo dopo il risultato dell’ultimo monitoraggio sulle Regioni effettuato. Pertanto, i colori delle Regioni potrebbero cambiare martedì, perché l’ordinanza del Ministro della Salute Speranza entrata in vigore il 15 marzo, ha 15 giorni di validità e quindi provoca lo slittamento di un giorno rispetto al passato. In discesa l’indice Rt a livello nazionale, dove si è registrato un rassicurante 1,08, leggermente in discesa rispetto alla settimana scorsa, quando era 1,16.
La regola generale, prevede che si debba stare almeno due settimane in un colore, prima di poter rientrare in quello con meno restrizioni, a patto di avere dati compatibili con lo scenario meno pesante. Quindi chi è rosso, deve passare due monitoraggi con numeri da arancione per essere inserito in quel colore.
Questa settimana, tutte le Regioni hanno un’incidenza superiore ai 250 casi per 100 mila abitanti, che appunto le colloca ancora nello scenario con più restrizioni. Ecco quali sono: Friuli, Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia, Valle d’Aosta, Marche, Provincia di Trento e Veneto. L’unica Regione che la settimana scorsa aveva un’incidenza sopra i 250 e in questa l’ha vista scendere, è la Campania. Ha dunque dati da arancione, che se saranno confermati al prossimo monitoraggio la potrebbero portare in quello scenario dal 7 aprile.