Cronaca

Napoli in lutto: morto il Procuratore aggiunto Luigi Frunzio

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Dopo diversi mesi di ricovero in ospedale a causa del Covid, quando sembrava che tutto stesse volgendo al meglio, è deceduto, in una clinica di Imola, il procuratore aggiunto presso la Procura di Napoli Luigi Frunzio.

Il magistrato, coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia, aveva 62 anni: lascia la moglie, Simona, e le sue bambine.

In clinica era stato trasferito qualche giorno fa: lì avrebbe dovuto iniziare la riabilitazione dopo essere stato dimesso a seguito della sua guarigione dal virus.

La notizia ha suscitato dolore e commozione fra colleghi e amici del magistrato protagonista di una lunga carriera sempre in prima linea, dalle indagini sui reati finanziari condotte nell’angusto ufficio di Castel Capuano alle grandi inchieste di camorra affrontate nel grattacielo del Centro direzionale.

Sostituto di lungo corso, ha seguito diverse importanti inchieste, soprattutto di criminalità organizzata, indagando nel 2004 anche sulla faida di Scampia.

Diventato procuratore aggiunto, ha coordinato prima la sezione che si occupa di violenze in famiglia, su donne e bambini, poi è tornato alla Dda.

Stroncato da una crisi respiratoria, era stato designato dal procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Melillo come proprio vicario un anno fa, il 10 marzo 2020.

“L’Amministrazione comunale di Napoli è vicina alla famiglie ed alle colleghe e ai colleghi di Luigi Frunzio e ne ricorda il grande impegno e la profonda dedizione al lavoro che lo ha portato nella sua lunga carriera ad occuparsi di delicati ed importanti procedimenti penali” si legge in una nota a firma del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.

 

[Foto: Repubblica.it]

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