CASAVATORE – ll leitmotiv è sempre lo stesso: “ci stiamo lavorando”. Ormai le video-interviste pilotate del Primo Cittadino sono diventate un appuntamento regolare. A giudicare dai contenuti, tuttavia, ci si chiede perché sprecare risorse umane e tecnologiche quando sarebbero tutte perfettamente intercambiabili. Un Comune che naviga a vista in un mare di immobilismo, con tante opportunità che aspettano solo di essere colte. E che rischiano seriamente di essere sprecate. E una squadra di assessori che, nonostante i presupposti lasciassero presagire importanti passi in avanti consentiti da requisiti professionali talmente rari da non trovarne riscontro in terra nostrana, al momento risulta non pervenuta. Anche se direttamente dal Palazzo c’è chi racconta di aver visto sano fermento. Certo, grazie all’opera meritoria (e gratuita) di rare risorse del territorio rappresentative del mondo della cultura si è portata avanti qualche bella iniziativa, ma nulla per cui gridare al miracolo, sicuramente per un difetto di comunicazione o una (colpevole?) scarsa diffusione. Non si giustifica, tuttavia, l’entusiasmo quasi adolescenziale di qualche amministratore in area social, che ripete come un mantra il ritornello di cui in premessa, attaccando gli insani e colpevoli contestatori a testa bassa. Intanto, è il caso di ricordarlo, c’è chi ricorre al Consiglio di Stato dopo un ricorso respinto e chi rifiuta o ritiene poco interessante il consiglio dei propri concittadini: è di giorni fa, infatti, la proposta della consigliera del M5S, Elisabetta Puzone, di organizzare in videoconferenza un incontro per raccogliere idee e suggerimenti della cittadinanza sui progetti di rigenerazione urbana, recupero di strutture pubbliche e mobilità sostenibile, finanziati dallo Stato con fondi che possono arrivare, per il Comune di Casavatore, sino a 5 milioni di euro. Il tempo stringe: la scadenza per la presentazione degli stessi è il 4 giugno. Proposto dal suo gruppo anche un Regolamento per la Tutela del Patrimonio Arboreo del Comune nuovo di pacca, ovviamente gratuito. Al momento, nessun riscontro dalla Casa Comunale, né verbale né scritto. Bocche cucite a Piazza Di Nocera. Ma qualche funzionario si lascia andare a qualche dichiarazione: “Ci stiamo lavorando”, giura anche lui. Non c’è alcun motivo di dubitarne. Almeno si spera.