Cronaca

“Sud – Progetti per ripartire”, l’intervento di De Luca: “Grandi interventi per la Campania”

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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso dibattito “Sud – Progetti per ripartire” promosso dal Ministro Mara Carfagna, con il Presidente Mario Draghi, è intervenuto ed esposto le sue richieste al Governo.

Sul recovery Fund. “Per me è indispensabile avere almeno il 50% di risorse. “Credo  che sia un’occasione per intervenire colmando i tre divari dell’Italia, tutti collocati al Sud: territoriali, quindi infrastrutturali, sociali, perchè legati alla disoccupazione giovanile, e di genere”.

“Tuteliamo l’efficienza del Paese, ma non prendiamoci in giro. A volte mi viene il dubbio che l’unica cosa pronta siano grandi progetti di grandi lobby da fare in altre parti d’Italia. Il Sud dovrebbe ottenere il 34% della spesa ordinaria, ma gli investimenti sono in caduta libera. Così, il Sud è condannato alla desertificazione”.

De Luca aggiunge. “Qualcuno al Nord si era illuso di poter fare della Padania una Baviera più grande e molto ricca, ma così l’Italia rischia di non contare più nulla sul piano politico e di non difendere i punti di forza del nostro sistema industriale, che invece vanno difesi con i denti – ha proseguito – Mi auguro che in Italia, e magari il governo Draghi ci riesce, possa emergere una spinta patriottica come accaduto in Germania dopo la caduta della Germania orientale. Quel Paese ha avuto la forza di portare la Germania tutta agli stessi livelli di efficienza. In Italia, invece, parliamo della questione del Sud come di una questione ancora marginale”.

L’obiettivo della Campania per i prossimi anni. “Non polverizzare le risorse, ma usarle per grandi interventi strutturali. Guardo alle scadenze europee per gli investimenti come a un banco di prova per una semplificazione radicale. O cogliamo questa occasione per intervenire con la spada sui processi di sburocratizzazione o non illudiamoci: non investiremo niente e avremo perso una grande occasione”.

Infine sulla campagna vaccinale anti-Covid. “Sui giornali si continua a parlare di Regioni che vanno in ordine sparso. Io dico al ministro che in questo momento di pandemia senza le Regioni l’Italia sarebbe finita nel disastro. Se avessimo seguito lo Stato oggi avremmo avuto una gestione dei vaccini totalmente sperequata, avremmo avuto rotelle e primule, ma non un polo di produzione dei vaccini”.

 

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