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Ambiente

Prima la scia di luce e poi la caduta libera: meteorite precipita sul Sud Italia

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La sera di domenica 15 marzo una scia luminosa e un oggetto in caduta libera è stato avvistato nel cielo del centro e del sud Italia.

Secondo le coordinate fornite dalla Rete Prisma, la caduta sarebbe avvenuta tra il fiume e l’area dello svincolo per Sant’Agapito, in provincia di Isernia (Molise) sulla statale 85.

Il meteorite, mentre precipitava, sarebbe inoltre stato ripreso dalle telecamere della Rete Prisma, progetto coordinato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica.

In base alle stime il frammento dovrebbe essere precipitato nei pressi della località di Temennotte.

La sera del 15 marzo 2021 alle 19:57:35 Ut (circa alle 21 ora italiana), un brillante bolide è stato catturato dall’occhio vigile della camera Prisma della stazione di Capua e visto anche da diversi testimoni oculari.

Un meteoroide, con una massa stimata di circa 2-3 kg, ha colpito l’atmosfera alla velocità di 14,6 km/s (circa 52.600 km/h), a un angolo di soli 6° dalla verticale: in pratica è arrivato quasi ortogonale alla superficie terrestre.

Interagendo con l’atmosfera, il meteoroide ha iniziato a riscaldarsi e ha generato attorno a sé una sfera di plasma, ossia gas ionizzato, che ha iniziato a brillare nel buio della notte generando il bolide.

Il fireball si è reso visibile a una quota di circa 80 km, ha percorso 61 km in atmosfera perdendo progressivamente la sua velocità cosmica e si è spento alla quota di 19,8 km, quando la velocità era appena di 2,8 km/s.

Dalla luminosità del bolide registrata dalla camera Prisma di Capua non risultano flare, ossia aumenti di luminosità: questo indica che il meteoroide si è consumato in modo progressivo, senza andare incontro a processi di frammentazione significativi.

La durata complessiva della fase di fireball è stata di 5,3 secondi, poi è iniziata la fase di volo buio. La fase di volo buio è quella più difficile da ricostruire, perché su di essa non ci sono osservazioni.

Dai calcoli condotti dal team di Prisma, risulta che, al momento dell’estinzione del fireball, la massa residua del meteoroide era ancora di circa 1 kg, equivalente ad una dimensione di circa 8 cm di diametro se si assume una densità tipica per questo genere di corpi.

Nella fase di volo buio, il meteoroide è stato ulteriormente rallentato nella velocità di caduta ed è ben presto entrato in balia dei venti stratosferici e troposferici.

La zona in questione sarà esplorata dagli esperti di Prisma per raccogliere ed analizzare eventuali frammenti.

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Attualità

Save the Children, nei Campi Flegrei oltre 70.000 bambini vivono la paura

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Sono oltre 70.000 i bambini tra 0 e 14 anni che in questi giorni stanno vivendo nella paura a causa del costante sciame sismico dei Campi Flegrei, in particolare nei comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Giugliano in Campania, Marano di Napoli, nonché in alcuni quartieri di Napoli, tra cui Soccavo, Pianura, Bagnoli e Fuorigrotta.

Lo sottolinea Save the Children, che da anni collabora in Italia con la Protezione Civile – in base ad uno specifico protocollo d’intesa – nell’ambito delle attività di tutela e sostegno dei minori durante le situazioni emergenziali, sia per quanto riguarda le loro esigenze materiali che per il supporto psicologico.


Spiega Antonio Caiazzo, responsabile territoriale del programma di Innovazione sociale di Save the Children, che vive nell’area dei Campi Flegrei: “La situazione è un po’ complicata, molte case hanno subito delle lesioni e i bambini stanno vivendo una fase di sospensione. In molti casi hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, i loro giochi, il loro ambiente, in attesa delle dovute verifiche strutturali, e non sanno se e quado potranno tornarci. Tutti noi che viviamo nell’area siamo spesso concentrati a gestire le situazioni potenzialmente di pericolo e spesso gli adulti di riferimento non riescono a dedicate del tempo per spiegare ai più piccoli cosa sta accadendo. Tutto ciò genera in loro un profondo senso di insicurezza”.

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Bagnoli

Sisma Campi Flegrei, l’Assessore Cosenza: “Danni in una scuola di Bagnoli”

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Edoardo Cosenza, Assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli, tramite un post sui social ha spiegato che una scuola di Bagnoli, la Michelangelo Augusto, ha subito dei danni dopo le scosse di terremoto di queste ore nella zona dei Campi Flegrei.

«La Scuola Michelangelo Augusto, sede di Via Illioneo a Bagnoli, è forse l’edificio del Comune di Napoli più vicino all’epicentro della scossa bradisismica di stanotte. È anche sede di una stazione accelerometrica della rete LAN e quindi abbiamo i valori delle azioni misurate» spiega l’Assessore.

«Non è un’accelerazione da danni strutturali, ma i danni non strutturali sono possibili. Infatti c’è qualche distacco fra tramezzi e telai in cemento armato. Niente di grave ma si deve intervenire», ha continuato Edoardo Cosenza.

«Peraltro è nell’elenco della Scuole in cui il Commissario di Governo Soccodato, insieme a Comune di Napoli, aveva già deciso di intervenire. Purtroppo dobbiamo convivere con il bradisismo e i suoi effetti», conclude l’Assessore.

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San Gennaro Vesuviano

Due scosse di terremoto in mattinata sul Vesuvio

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Non tremano solo i Campi Flegrei.

Alle 06.40 una scossa di magnitudo 2.5 è stata registrata nell’area Vesuviana, con epicentro a Striano e ipocentro a quindici chilometri di profondità, come rileva l’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

La scossa è stata avvertita anche nei vicini Comuni di Poggiomarino, Sarno, San Valentino Torio, Boscoreale e Scafati.

Una seconda scossa, di magnitudo 2.2 con epicentro a San Giuseppe Vesuviano e ipocentro a 18 chilometri di profondità, è stata registrata alle 08.50.

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