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Cronaca

Babysitter 15enne partorisce di nascosto e getta il neonato nella spazzatura

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Una babysitter di 15 anni ha partorito di nascosto mentre stava lavorando, per poi gettare il neonato nella spazzatura.

Si è isolata in una stanza, mentre stava facendo da babysitter a un altro bambino, e ha messo al mondo il suo bimbo per poi gettarlo nella spazzatura affermando che secondo lei era morto al momento della nascita.

A far scattare la denuncia sono stati i medici del Blackpool Victoria Hospital di Londra dove è andata la studentessa dopo il parto.

I dottori si sono subito resi conto che aveva partorito ma del bimbo non si sapeva nulla. Qualche ora dopo la polizia lo ha trovato in un cassonetto privo di vita avvolto in un mucchio di vestiti dentro un sacchetto di plastica.

La ragazza ha avuto le doglie mentre faceva da babysitter a un bambino che si sarebbe accorto che qualcosa non andava.

Il piccolo ha notato la 15enne su letto piena di sangue ma lei ha replicato dicendo che aveva avuto il sangue dal naso e lo ha invitato ad andarsene, poco dopo si sarebbero sentiti i vagiti del neonato, ma poi ha visto la giovane andare a gettare un sacco che sembrava essere dell’immondizia.

La 15enne, come riporta la stampa locale, ha gettato il neonato nella spazzatura e poi ha pulito tutta casa. Quando è tornata a casa la mamma ha notato che non stava bene, che sanguinava e così l’ha portata in ospedale dove ha raccontato l’accaduto.

L’adolescente, che oggi ha 18 anni, ha però spiegato di aver creduto che il bambino fosse morto.

La ragazza ha anche negato di sapere che era incinta, tutte versioni smentite da indagini e testimonianze: il bimbo a cui badava ha infatti raccontato di aver sentito pianti e vagiti, mentre le numerose ricerche su Google confermano che aveva intenzione di partorire da sola e di nascosto.

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Cronaca

19enne uccide il padre davanti alla madre per difenderla

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Nel corso della nottata, i Carabinieri di Trento sono intervenuti in un appartamento di Mezzolombardo ove un uomo, 46enne bosniaco, era stato accoltellato mortalmente dal figlio di 19 anni.

Sembrerebbe che il ragazzo,  Bojan Panic, sia intervenuto per difendere la propria madre che in quel frangente stava subendo un’aggressione da parte del marito, Simeun Panic

Il ragazzo, rimasto sul posto, è stato arrestato nella flagranza del reato di omicidio.

Sono in corso accertamenti a cura del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale coordinati dal pm di Trento per ricostruire l’esatta dinamica dell’evento e meglio delineare il contesto. La madre deve essere sentita. 

La famiglia, di origine bosniaca, era arrivata in Italia da molti anni, quando il Bojan era ancora un bambino. Prima di trasferirsi a Mezzolombardo vivevano a Lavis, in Trentino.

All’Arma non risultano denunce per maltrattamenti.


(fonte: Ansa)

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Cronaca

Napoli, scoperte telecamere per spiare i clienti in un B&b: attività sospesa per 60 giorni

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Il Questore di Napoli, Maurizio Agricola, su proposta del Commissariato Vomero, ha disposto la sospensione per 60 giorni dell’attività di locazione turistica pura nei confronti di una struttura ricettiva in zona Arenella.

In particolare, il 14 marzo scorso, gli agenti del locale commissariato erano intervenuti presso la struttura in questione poiché una coppia aveva segnalato la presenza di due telecamere occultate nella stanza in cui era ospite.

Giunti sul posto, i poliziotti avevano riscontrato la presenza delle 2 microcamere funzionanti sia nel bagno che nella camera da letto. In quella circostanza, gli operatori avevano denunciato il proprietario per diffusione di riprese e registrazioni fraudolente. Il provvedimento è dunque finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.

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Cronaca

Tamponamento a via Marina: automobilisti coinvolti soccorsi da Francesco Emilio Borrelli

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Incidente intorno alle 14.00 di oggi all’esterno della sede Regionale di Palazzo Armieri a via Marina pochi metri dopo lo svincolo di via Duomo in direzione centro città.

Fortunatamente solo danni alle vetture e qualche escoriazione per gli automobilisti coinvolti; situazione che ha comunque necessitato dell’intervento dei soccorsi sanitari arrivati sul posto circa mezz’ora dopo.

Soccorritore d’eccezione, il deputato Francesco Emilio Borrelli che si trovava casualmente sul posto mentre era intento a documentare alcuni fenomeni di degrado urbano nell’area circostante. Subito dopo il tamponamento a catena Borrelli è intervenuto in soccorso di una delle vittime coinvolte nell’incidente chiamando i soccorsi.

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