FRATTAMAGGIORE – Mentre da un lato si stappano bottiglie di spumante per il rimpasto di giunta che accontenta tutti, compreso chi fino ad adesso, a tre mesi dall’insediamento della nuova giunta, non era rappresentato nell’esecutivo, passa in secondo piano una determinazione che definisce tutta la superficialità dell’Amministrazione nel gestire la questione della villa comunale di via Biancardi.
Con la determinazione dirigenziale del III settore n°142 del 7 marzo 2021 si affida in concessione quinquennale la gestione, manutenzione e valorizzazione della villa comunale di via Biancardi alla ditta Gruppo Biesse s.r.l. del Sig. Belardo Salvatore con sede legale a Carate Brianza della provincia di Monza e Brianza per una cifra di € 2466,00 all’anno.
Praticamente per poco più di € 200,00 mensili l’Amministrazione Del Prete “regala” l’unico polmone verde del centro città, un’area verde di circa tredicimila metri quadri ad un privato con la consapevolezza che una vasta area come quella può determinare svariati tipi di business, a partire dalla gestione della bouvette fino all’organizzazione di eventi e concerti.
Sfido chiunque ad andare in giro per la città alla ricerca di un “buco” di 30mq da fittare e riuscire a trovare un canone mensile di € 200,00. Allora se tanti politici, durante la propria campagna elettorale usano paroloni come: “Amministrerò la città come un buon padre di famiglia sa fare”, il sindaco deve dare spiegare alla città cosa ha visto di tanto interessante per i suoi figli in questo affare, visto che a guadagnarci in questo caso sarà solo ed esclusivamente il privato.
Ma un’altra cosa che fa riflettere è che poco prima della fine del primo mandato, il Sindaco Marco Antonio Del Prete ha speso circa 600mila euro per la riqualificazione della stessa villa comunale. Allora ci si domanda: se la visione era quella di darla in gestione al privato, con la conseguenza che i cittadini frattesi, proprietari del bene, dovranno sottostare alle regole dettate dal privato sui tempi e le modalità di utilizzo, perché non bandire una manifestazione di interesse pubblico e consegnare la villa nello stato in cui versava con addebito della riqualificazione all’aggiudicatario? Si sarebbero risparmiati seicento mila euro che magari potevano servire a riqualificare qualche altro bene che con la speranza dei cittadini, rimaneva di proprietà pubblica.
Ancora sperpero di denaro pubblico ma ancora un caso di gestione sprovveduta della cosa pubblica, visto che l’attuale Sindaco è in continuità amministrativa di se stesso. Ci saremo fatti una ragione se a cambiare fosse stata la figura del Sindaco. Non tutti hanno la stessa visione della gestione della cosa pubblica, ma non si può cambiare idea a cavallo delle elezioni, poiché tutto potrà condurre a fare facile dietrologia, visto che la riqualificazione di una villa mette in buona luce un sindaco che deve essere rivotato, mentre un “regalo” ad un imprenditore privato dopo le elezioni fa facilmente pensare ad altro…