“Qualcuno che conosceva i suoi spostamenti ha parlato, lo ha venduto e lo ha tradito. Mentre io ho perso l’amore della mia vita”: traspare forte amarezza dalle parole di Zakia Seddiki, moglie dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, rimasto ucciso lunedì mattina in un agguato in Repubblica Democratica del Congo insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista del convoglio Mustapha Milamb.
Ieri si sono tenuti i funerali di Stato, svoltisi nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma.
La vedova ha parlato al Messaggero, confermando che il marito aveva fatto richiesta di una nuova auto blindata pochi giorni prima dell’attentato specificando però che le due circostanze non sarebbero collegate: “Luca aveva fatto richiesta per una nuova macchina perché quella che era a disposizione in ambasciata, aveva avuto alcuni problemi meccanici. Quindi non c’è nessuna relazione con ciò che è accaduto quella terribile mattina”.
Zakia ricorda gli ultimi momenti passati al telefono col marito, proprio qualche ora prima della tragedia: “Mi ha mandato due foto nel giro di pochissimi minuti. Venti minuti dopo mi ha ripetuto la stessa frase che mi diceva quando non eravamo insieme: ’Ti amo amore mio e mi mancate. Era tranquillo, sorridente”.
Si sono sposati nel 2015 con il rito delle religioni miste: “Perché sono di origine marocchine e di fede islamica. Ma tra di noi non c’era alcuna divisione, non è stato neanche necessario affrontare la questione. Dividevamo e condividevamo tutto perciò anche le rispettive religioni: frequentavo la chiesa, con i riti cattolici. E lui faceva lo stesso, partecipando ai riti islamici“.
Ancora fortemente sconvolta, Zakia non sa come sarà ora la sua vita: “Negli ultimi quattro giorni la mia vita, quella delle mie figlie e della mia famiglia è stata stravolta: è un dolore che non so ancora come affrontare“.