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Cronaca

Salerno. Festa di laurea in pizzeria: sanzioni per tutti

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Malgrado le restrizioni imposte dall’emergenza epidemiologica, c’è chi non rinuncia a
celebrare le occasioni importanti con parenti ed amici.

E’ accaduto nei giorni scorsi a Pagani, in provincia di Salerno, dove i Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno sono intervenuti a chiudere una pizzeria, perché era in corso una festa di laurea.

I Baschi Verdi della Compagnia di Scafati, durante un normale servizio di controllo per il
rispetto delle misure “anti-Covid”, sono stati infatti attirati dal trambusto che proveniva
dall’esercizio commerciale nella periferia della cittadina dell’Agro.

Dall’esterno, in effetti, il locale sembrava chiuso, ma il volume della musica e le voci
dall’interno hanno spinto i militari ad entrare, scoprendo così addobbi, festoni ed un
assembramento di persone completamente incuranti dell’obbligo di distanziamento e prive
di qualsiasi dispositivo di protezione individuale.

Tra i 13 soggetti identificati, la 24enne neo-laureata di Nocera Inferiore (SA), la quale aveva deciso di festeggiare l’importante traguardo, organizzando una serata “per pochi intimi”.

All’arrivo delle Fiamme Gialle, gli ospiti hanno dovuto interrompere il party e lasciare il
ristorante.

Per tutti è quindi scattata l’identificazione e la specifica sanzione di 400 euro per
l’inosservanza delle norme anti-contagio, anche perché nel frattempo era pure entrato in
vigore il coprifuoco delle 22,00.

Anche ammettendo che ricorrano al pagamento immediato del verbale con la riduzione del 30%, il “conto” complessivo della trasgressione ammonta comunque a quasi 4.000 euro.

Più gravi le conseguenze per il titolare della pizzeria, il quale per cinque giorni ha dovuto
rinunciare alle aperture a pranzo ed all’asporto consentiti nelle regioni in “zona gialla”.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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