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ARZANO. Prove tecniche elettorali: i lupi affilano i denti

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Arzano, dopo il terzo lungo commissariamento prefettizio che poco e nulla ha fatto per risolvere gli annosi problemi della Città, se non peggiorarli, si affaccia al voto di primavera.

Lo spirito competitivo rinasce, soprattutto tra coloro che in questi ultimi 24 mesi sono completamente usciti dalla scena e che si preparano ad assaltare la … “diligenza”.

Si tratta di quei professionisti che nell’ombra sicura dei loro studi preparano le liste, cercano di coinvolgere i commercianti dei quali curano gli interessi e, ai giovani disoccupati e alle loro madri promettono posti di lavoro presso le aziende locali con le quali hanno rapporti.

Si rincorrono tra loro, chattano in gruppi whatsapp, cercano di farsi largo rappresentando esclusivamente se stessi e i loro interessi.

Gli unici partiti strutturati sono il Partito Democratico e Fratelli d’Italia, i quali stanno attraversando lunghi travagli interni.

Il PD si presenta sulla scena con la segretaria di circolo Caterina Errichiello, convinta di essere la prossima candidata sindaco, consigliata dalla plenipotenziaria Dina Speranza. La sua voglia di mettersi in gioco per conquistare lo scranno più alto le fa cercare alleanze dentro e fuori il perimetro del centro sinistra, parlando con pezzi variamente collocati. Le sue ultime dichiarazioni sulla stampa locale sulla imprescindibilità di un accordo con Italia Viva, peraltro composta dal vecchio filone socialista – trasformista caldoriano che negli anni ha attraversato Forza Italia, Udc, Udr, approdando nelle liste civiche, la collocano per il momento fuori dalle indicazioni del segretario metropolitano Marco Sarracino. Dalla sua elezione a segretaria di circolo nel novembre 2019, non ha organizzato una assemblea degli iscritti, che non ha ancora un presidente, non ha completato il tesseramento né si è mostrata in grado di capire il terreno accidentato da percorrere, scegliendo di “colloquiare” con i vecchi anfitrioni del PD che pure l’hanno in più occasioni silurata nel recente passato e che adesso si raccolgono altrove.

Fratelli d’Italia, con il suo giovane coordinatore Giuseppe D’Angelo, sta vivendo la diaspora con una parte larga del centro destra che pare collocarsi nell’alveo di una coalizione con a capo un ex sindaco, avvocato ormai ultrasettantenne che freme per ritornare sulla scena, con progetti e prospettive legate al passato piuttosto che al futuro.

Tangenzialmente ai due partiti, ci sono il Movimento 5 Stelle ed un proliferare di liste civiche.

Il Movimento 5 Stelle vive la difficoltà di individuare un candidato sindaco che non sia Fabio Gallo, fortemente criticato dagli iscritti quando insieme a Gennaro De Mare mise fine all’esperienza amministrativa Esposito, aprendo il varco al commissariamento; la stessa Iolanda De Rosa, ex consigliera comunale che adesso vuole restare a guardare, riconduce quella scelta ad un suo personale coinvolgimento in una storia di abusi edilizi.

Alcune liste civiche come Arzano in comune e Attivisti, riconducibili alla precedente amministrazione, sembrano in stand by; altre come DeMa facente capo al consigliere metropolitano Elpidio Capasso sembrano defunte; altre come quella riconducibile a Gennaro De Mare scaldano i motori cercando contatti con il PD regionale per accreditarsi ancora una volta e spaccare il partito come ai tempi del commissario Amato.
In questo costante tentativo di appropriarsi del PD locale spiccano i transfughi di DEMA, Pippo Rocco, Nicola Falzarano, Gugliemo De Rosa e Mario Russiello, quest’ultimo incappato in una brutta vicenda di falsa dichiarazione per un posto nell’Organismo di Valutazione del Comune di Villaricca. Sono gli stessi che dalla maggioranza firmarono la sfiducia all’amministrazione Esposito per candidarsi con Gennaro De Mare sindaco.

Insomma, a ben guardare nulla di nuovo sotto il sole invernale di Arzano.

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