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Dramma nel Casertano. Muore carbonizzato: ecco le cause

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Ieri sera è divampato un incendio nelle baracche dei campi tra Lusciano e Parete, in provincia di Caserta: nel rogo ha perso la vita un povero senzatetto nonostante fossero intervenuti più o meno tempestivamente i vigili del fuoco.

Secondo le prime ricostruzioni il corpo ritrovato tra le fiamme appartiene ad un immigrato, un bracciante agricolo, anche se non è stato possibile risalire né all’età né al sesso, così com’è da chiarire la natura dell’incendio. Ad andare in fiamme è stata una struttura in legno e lamiera costruita in aperta campagna, tra fondi coltivati e vigneti. Dai primi accertamenti la natura dell’incendio sarebbe accidentale, forse causata da una fuga di gas dalla bombola che la vittima utilizzava per alimentare un fornello e per riscaldarsi; infatti il corpo della vittima è stato ritrovato tra le lamiere annerite e ammassate, ormai carbonizzato, come se non avesse provato nemmeno a scappare.

A tal proposito si è espresso così il sindaco di Lusciano: “Non è dignitoso morire così”.

“Abbiamo accertato che il terreno è gestito da un affittuario di Lusciano, che ora dovrà chiarire la sua posizione con i carabinieri. È probabile che la vittima fosse un bracciante, anche perché è stata trovata una bici bruciata”. 

Incalza Giovanna Basile, segretario della Flai-Cgil Campania e Napoli: “si tratta dell’ennesima vittima invisibile della mancata politica di accoglienza nel nostro Paese”

 

 

 

 

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