Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti il 66enne, tra il 2015 ed il 2018, avrebbe abusato delle piccole che si recavano a casa sua ad Alife per svolgere i compiti di scuola.
In un caso avrebbe simulato rapporti orali con una bambina di 8 anni e poi le avrebbe toccato le parti intime mentre erano seduti insieme sul divano. In un altro caso faceva guardare ad un’altra bambina foto di donne nude che facevano sesso. Ed infine, nel caso più grave, avrebbe addirittura fatto sesso anale con una bambina di 9 anni, all’interno di una soffitta e tenendola bloccata vicino ad un muro, provocandole anche ferite.