CAIVANO – Se si vuole essere pragmatici e si vuole ragionare con esperienza politica vissuta su vari territori, cosa di cui pochi addetti ai lavori possono vantare, si può dire apertamente e senza tema di smentita che visti i trascorsi in maggioranza, il Sindaco Enzo Falco già non ha più i numeri per governare. Segnatevi la data! Minformo ve lo ricorderà a più riprese.
Lo scenario che si presenta ad oggi alla cittadinanza caivanese è allarmante e pericoloso. Purtroppo in maggioranza c’è una spaccatura reale e oggettiva. A distanza di pochi mesi l’amministrazione Falco si presenta già come un vaso rotto al quale per tutta la durata del suo mandato si vedranno sempre le crepe. Questo, per chi non mastica di esperienza politica come la maggior parte della maggioranza compreso il sindaco, vuol dire una sola cosa, navigare a vista e logorarsi da qui in avanti a trovare continuamente il giusto equilibrio per non scontentare nessuno a discapito delle azioni politiche serie per il rilancio della città.
L’eterogeneità di Italia Viva, Noi Campani e Orgoglio Campano ha portato i vari gruppi a protocollare già documenti ufficiali di sfiducia. Rispettivamente Italia Viva da un lato consegna un documento nelle mani del Sindaco dove chiede di portare avanti la delibera presentata per il mandato esplorativo sulla TARI 2017 e dall’altro lato sette consiglieri di maggioranza, compreso il M5S, firmano una vera e propria mozione di sfiducia all’Assessore Mennillo e consegnano nelle mani del primo cittadino.
Logicamente per il Sindaco è troppo e il primo cittadino non sa che pesci prendere. Così gli viene in soccorso il vero leader di questa amministrazione, il sindaco ombra di Caivano che da stamattina alle 7:30 era già sotto le mura del Palazzo Comunale. Stiamo parlando di Mimmo Semplice. Anche qui abbiamo sempre avuto ragione noi. Minformo ha sempre scritto che la vera gestione dell’ente era da attribuire all’ex sindaco così come accade ad Afragola con l’ex Senatore Nespoli.
Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, l’ex Sindaco Semplice ha suggerito al primo cittadino di lasciar trapelare tra i Consiglieri di maggioranza l’idea di volersi dimettere e paventare la condizione di poter aprire un vero e proprio mercato delle vacche nei venti giorni che la legge consente al Sindaco dimissionario di poterci ripensare. Praticamente gli ha suggerito l’estrema ratio di ogni fascia tricolore, in assenza di una vera idea risolutiva si è trovati quella più semplice da prendere, la stessa che pone faccia al muro chi teme una nuova tornata elettorale. Ma al Sindaco Enzo Falco non sono servite le dimissioni perché i Consiglieri più indigenti hanno subito dato l’impressione di voler rientrare nei ranghi e a tal proposito si è registrato un incontro pomeridiano tra Mimmo Falco ed esponenti di Italia Viva, compreso l’Assessore Mennillo alla presenza del Sindaco.
La cosa non è andata giù al resto dei firmatari del documento di sfiducia all’Assessore Mennillo che non hanno accettato di buon grado la posizione di Mimmo Falco che da firmatario del documento si è ritrovato ad essere il mediatore per la soluzione. Soluzione che forse vede la luce in fondo al tunnel nell’incontro serale tra i due terzi di Noi Campani, Orgoglio Campano e il Sindaco Enzo Falco dopo che quest’ultimo si è fatto garante delle scuse dell’Assessore Mennillo e di una soluzione pensata ad hoc, i cui risvolti possono diventare davvero comici, ma vi informeremo solo a cose fatte e allora si che saranno risate. Vi terremo aggiornati.