I giudici che hanno pronunciato la condanna lo hanno definito “Lo spettacolo dell’orrore”, loro stessi inorriditi dall’inaudita ferocia di Tony Essobti e della compagna, Valentina Casa.
I due hanno infatti ucciso, massacrandolo di botte, il piccolo Giuseppe Dorice nel novembre del 2019. Alla sorellina, anche lei picchiata a sangue, i due orchi staccarono persino il lobo dell’orecchio.
Una morte che fu il frutto “del carattere irascibile e instabile” del patrigno, Tony Essobti, che in quell’occasione aveva fatto il paio con “la personalità servile, indefinibile e a tratti assente”, della madre del bambino, Valentina Casa.
Per quella morte l’uomo è stato condannato all’ergastolo, mentre la madre a sei anni di reclusione.
Sono stati i giudici della III Sezione della Corte di Assise di Napoli a pronunciare la condanna e a definire quanto accaduto “uno spettacolo dell’orrore“.
Giuseppe aveva 7 anni quando venne ucciso semplicemente perché troppo vivace. Lui e la sorellina di 8 anni stavano giocando, saltellavano sul letto quando il 27 gennaio 2019 il patrigno Tony li ha massacrati di botte.
Facevano rumore, forse ridevano, magari scherzavano come sono soliti fare i bambini ma lui cercava di dormire e i loro “rumori” erano troppo fastidiosi. E’ così che alzatosi dal letto, davanti alla mamma ha deciso di spegnere per sempre i loro sorrisi: pugni e calci al volto, al cranio, al piccolo ed indifeso corpicino dei bambini.
Un’ira devastante: il piccolo Giuseppe morirà poco dopo, la sorellina, gonfia al punto da essere irriconoscibile, è viva per miracolo.
Ad impressionare i giudizi della Terza Corte di Assise è stata la scena del delitto: “un vero e proprio spettacolo dell’orrore, dove ogni esibizione di violenza veniva pensata con lucidità e già troppe volte era stata provata“.
“Non vi era traccia di affetto, di cura di attenzione per i bambini in quella casa“, hanno sottolineato i giudici che lo scorso 9 novembre 2020 hanno condannato all’ergastolo Tony Essobti, 27 anni, e a sei anni di reclusione la compagna Valentina Casa, madre biologica dei due bambini avuti dalla precedente relazione.