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Dal mondo. Poliziotto uccide un giovane giocoliere: è caos in strada

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A Santiago del Cile un poliziotto ha ucciso, in circostanze ancora poco chiare, un giovane giocoliere.

L’episodio è avvenuto a Panguipulli (Cile meridionale) dove il giocoliere apparentemente aveva opposto resistenza a una richiesta di identificazione formale e, per l’indignazione suscitata, una folla di persone ha incendiato l’edificio sede del Comune.

A riferirlo è stata Radio BioBio di Santiago.

Il 27enne, Francisco Andrés Martínez Romero, come ogni anno d’estate si era trasferito dalla capitale cilena a Panguipulli dove si guadagnava da vivere facendo il giocoliere con delle scimitarre, a quanto sembra semplici giocattoli, o lavori di artigianato.

Ieri sera però, come riporta l’Ansa, un gruppo di Carabineros in servizio di sicurezza hanno chiesto a Martínez di mostrare i suoi documenti. Il giovane ha risposto di non averli con sé ma di essere pronto a fornire il numero di identità, ma gli agenti gli hanno ingiunto di seguirli al commissariato.

Secondo un testimone il giocoliere avrebbe opposto resistenza e minacciato con una delle scimitarre un agente che, impaurito, avrebbe estratto l’arma di ordinanza, sparando prima al suolo, poi alle gambe del giovane e quindi al petto, uccidendolo.

Di fronte all’accaduto, un gruppo di residenti ha manifestato per protestare contro quello che ha definito “un omicidio volontario” da parte delle forze dell’ordine, giungendo anche ad incendiare l’edificio del Comune.

In un comunicato i vertici dei Carabineros hanno sostenuto che l’agente Juan Guillermo Gonzálezha agito per legittima difesa“, ma un magistrato ne ha disposto la carcerazione preventiva con l’accusa provvisoria di “omicidio con arma da fuoco“.

 

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Attualità

A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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