CAIVANO – Arriva oggi un’azione forte dell’opposizione che testimonia la conduzione dispotica del Sindaco Enzo Falco che seppur demagogicamente nomina un’unità di crisi che deve servire a prendere, in maniera collegiale, decisioni in merito alla Pandemia, continua imperterrito a scegliere in maniera autonoma gli indirizzi da adottare in merito alla crisi sanitaria. Tanto è vero che neanche velatamente, in occasione della riapertura delle scuole dopo il picco regionale di contagi, ci tenne a precisare che avrebbe preso lui la decisione finale in maniera autonoma delegittimando di fatto l’organo appena costituito.
Vista l’inutilità dell’Organo e la scarsa convocazione dei membri facenti parte, per non intestarsi eventuali fallimenti attribuibili a quest’organo, i due consiglieri di opposizione che ne facevano parte, Orsella Russo e Giuseppe Mellone, si sono visti, loro malgrado, a rassegnare le proprie dimissioni da membri dell’unità di crisi.
Per saperne di più abbiamo contattato la Consigliera Orsella Russo che davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “Paradosso, ma nemmeno troppo a Caivano. La neonata amministrazione a guida Enzo Falco, fa acqua da tutte le parti. Se fatica a gestire l’ordinario, è addirittura imbarazzante su come non riesca a far fronte all’Emergenza covid. Il 20 novembre u.s. durante il primo consiglio comunale, il sindaco esplicitava la sua volontà nel creare un’unità di crisi che lo coadiuvasse a collaborare con il C.O.C. per l’emergenza Covid.
Il sindaco – ha aggiunto Russo – ci ha convocati 2 volte, una il 30 novembre 2020 ed un’altra il 4 gennaio 2021. Tutte riunioni infruttuose e senza alcun senso. Motivo? Semplice, il Sindaco durante questi incontri ci ha chiesto cosa ne pensassimo della riapertura delle scuole. Punto.
Senza fornirci dati né dandoci la possibilità – quindi – di analizzare la situazione numeri alla mano. Insomma, ci ha solo chiesto un parere sul nulla. Il primo cittadino si è limitato soltanto a precisare, nel corso del primo incontro, che non era ancora opportuno riaprire le scuole e che, qualora la situazione epidemiologica fosse migliorata avrebbe in autonomia deciso la riapertura, di fatto delegittimando l’organo. Successivamente, in data 5 dicembre 2020 ci ha inoltrato una PEC in cui ci chiedeva un semplice parere sull’opportunità di permettere agli studenti caivanesi di tornare tra i banchi, senza fornirci, ancora una volta, elementi che potessero legittimare un nostro parere.
Nel secondo ed ultimo incontro avvenuto in data 4 gennaio 2021 la musica non è cambiata, infatti anche in questa occasione la fascia tricolore ha mortificato l’unità di crisi, convocandola senza fornire elementi e sottolineando – ancora una volta – che sarebbe stato lui a decidere, da solo.
“Un comportamento gravissimo – ha concluso la consigliera Russo, che ha anche rassegnato le sue dimissioni unitamente al consigliere forzista Giuseppe Mellone con protocollo del 3 febbraio 2021 – che denunceremo alla città ed agli organi competenti”.
Sulla sua stessa lunghezza d’onda l’altra forza politica di opposizione, Caivano Conta, che stigmatizza il comportamento poco democratico del primo cittadino, i cui pessimi risultati si sono evidenziati già oggi con la disastrosa situazione scuole. I suddetti gruppi politici di opposizione, non sono nemmeno stati notiziati in merito all’utilizzo delle risorse governative e alcun riscontro in merito alle loro proposte. Degli ormai famigerati 246 mila euro per contrastare i disagi scolastici dovuti alla pandemia, non si ha notizia, benché abbiano in più sedi avanzato valide proposte su come utilizzare detti fondi.
Un paese sull’orlo del baratro. Un inesorabile e – purtroppo – consapevole baratro. Con buona pace di una necessaria collaborazione tra le forze politiche in questo delicatissimo momento.