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Eurodeputati bloccati dalla polizia croata: non vogliono farli accedere ai campi profughi

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Pietro Bartolo, Brando Benifei, Pierfrancesco Majorino e Alessandra Moretti, tutti europarlamentari dem, sono in missione in Bosnia e Croazia e la missione continuerà fino al 1° febbraio.

Nello Stato europeo, però, a pochi metri dal confine è stato loro impedito di avvicinarsi al territorio bosniaco, nonostante le garanzie fornite alle istituzioni locali circa il fatto che non intendessero attraversarlo a piedi.

Nel punto più delicato della rotta balcanica dei migranti, perfino gli eurodeputati vengono rispediti indietro dalla polizia.

Una decina di agenti ha formato una barriera umana impedendoci di procedere. La polizia ha probabilmente qualcosa da nascondere sulle condizioni dei richiedenti asilo” hanno affermato gli eurodeputati come riporta Open.

La Croazia ha bloccato i controlli europei sulla rotta balcanica. Alcuni eurodeputati italiani, esponenti del Partito democratico e della coalizione Socialisti e Democratici (S&D), sono arrivati al confine tra la Bosnia e la Croazia per verificare la situazione dei migranti e dei richiedenti asilo, diventata ancora più critica durante l’inverno. Ma un posto di blocco della polizia ha impedito a esponenti delle istituzioni europee di fare un controllo sul territorio dell’Unione, come denunciano gli stessi europarlamentari.

A qualche ora di distanza dai fatti, la Farnesina ha fatto sapere di essersi attivata tramite le ambasciate di Zagabria e Sarajevo per sbloccare la situazione: “Sono state superate le difficoltà inizialmente incontrate”, hanno scritto dal Ministero in una nota, “e gli eurodeputati sono ora a Bihac, in Bosnia. Qui, assistiti dall’ambasciatore Minasi, hanno già avuto un briefing sulla situazione dei migranti con l’Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim) ed alcune Ong attive sul campo“.

Volevamo andare a ispezionare il confine tra la Croazia e la Bosnia senza oltrepassarlo, ma ci è stato impedito“, hanno testimoniato gli europarlamentari in diversi video.

Ci siamo impegnati con la polizia a non oltrepassare la frontiera ma volevamo percorrere l’ultimo pezzetto di Croazia, questo però non è stato possibile perché una decina di agenti hanno formato una barriera umana impedendoci di fatto di procedere” hanno raccontato.

Aggiungendo poi “La polizia ha probabilmente qualcosa da nascondere, se siamo stati trattati così noi, figuriamoci come potrebbero essere trattati i migranti e i potenziali richiedenti asilo“.

Anche Nicola Zingaretti, segretario del Pd, ha condannato con un post sui social quanto accaduto: “Gravissimo che la polizia croata abbia bloccato la missione degli eurodeputati Pd verso la Bosnia per ispezionare campi profughi. C’è una situazione intollerabile che va risolta, governo e Ue si attivino“.

Erano arrivati sul confine tra Bosnia e Croazia per osservare le operazioni anti-immigrazione della polizia croata. Ma per la prima volta nella storia dell’Unione Europea quattro europarlamentari sono stati respinti senza troppi complimenti dalla polizia.

Sono stati momenti di alta tensione quelli nella foresta di Bojna, in territorio croato, dove il vicepresidente della Commissione diritti civii dell’Ue, Pietro Bartolo, è stato inseguito con altri tre colleghi del gruppo dei Socialisti democratici per impedire che potessero raggiungere il posto di controllo, dove abitualmente migranti e richiedenti asilo vengono ricacciati indietro.

Dopo un lungo e inutile negoziato, passato attraverso l’ambasciatore della Croazia in Italia, Pietro Bartolo, seguito da Alessandra Morretti, Pier Francesco Majorino e dal capodelegazione Brando Benifei, insieme a tre reporter, ha superato il nastro di cellophane con le insegne della Polizia, avviandosi verso la sbarra che separa i due paesi, distante meno di 300 metri.

A quel punto il comandante ha ordinato agli agenti di inseguire il gruppo di osservatori e impedire che potessero vedere il check point nel bosco. Ne è nato un inseguimento lungo la strada sterrata tra i campi. Mentre diversi agenti hanno afferrato i giornalisti, una dozzina di altri ha ostruito il passaggio disponendosi a barriera tra le proteste dei parlamentari.

“Cosa c’è da nascondere? Se vengono rispettate le norme internazionali, come viene dichiarato dal governo croato, perché ci impedite di passare?”, hanno domandato gli esponenti di Bruxelles.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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