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Cronaca

Tiziana Cantone. Svolta nelle indagini: la Procura di Napoli indaga per omicidio

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Anni dopo la morte di Tiziana Cantone emerge finalmente un particolare importante nel corso delle indagini: il suo cellulare sarebbe stato utilizzato almeno per un’ora dopo il sequestro.

Arriva dunque la svolta: l’Iphone della ragazza è stato acceso, sbloccato e utilizzato per oltre un’ora dopo il sequestro seguito al ritrovamento del corpo.

La 31enne fu ritrovata senza vita nella sua abitazione a Mugnano, il 13 settembre 2016, con una pashmina legata al collo.

A renderlo noto gli esperti informatici dell’Emme Team, insieme all’avvocato Salvatore Pettirossi, legale di Maria Teresa Giglio, madre della vittima, che stanno facendo ulteriori accertamenti sulla morte della ragazza.

Secondo gli informatici qualcuno riuscì ad accedere al cellulare a distanza dal corpo esanime della ragazza.

L’utilizzo, spiegano gli esperti di Emme Team, per navigare sul web “è avvenuto mentre il telefono era sotto sequestro”.

Aggiungendo poi che un altro elemento importante riguarda l’ex fidanzato di Tiziana: “I tabulati telefonici hanno evidenziato che il cellulare in uso all’ex fidanzato di Tiziana era accesso e funzionante a pochi metri dall’abitazione vittima, mentre gli stessi Carabinieri erano ancora sul posto. Era agganciato a una cella telefonica di quella zona“.

E’ dopo quest’importante svolta nelle indagini che la Procura di Napoli ha deciso di aprire un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di omicidio.

Il sostituto procuratore che si occupa della vicenda, Giovanni Corona, nei mesi scorsi aveva aperto, sempre sulla base di indagini difensive, un altro fascicolo per frode processuale, in relazione alla presunta manomissione dell’iphone e dell’Ipad di Tiziana avvenuta mentre gli apparecchi era sequestrati, dunque nella custodia della Polizia giudiziaria.

Cronaca

19enne uccide il padre davanti alla madre per difenderla

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Nel corso della nottata, i Carabinieri di Trento sono intervenuti in un appartamento di Mezzolombardo ove un uomo, 46enne bosniaco, era stato accoltellato mortalmente dal figlio di 19 anni.

Sembrerebbe che il ragazzo,  Bojan Panic, sia intervenuto per difendere la propria madre che in quel frangente stava subendo un’aggressione da parte del marito, Simeun Panic

Il ragazzo, rimasto sul posto, è stato arrestato nella flagranza del reato di omicidio.

Sono in corso accertamenti a cura del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale coordinati dal pm di Trento per ricostruire l’esatta dinamica dell’evento e meglio delineare il contesto. La madre deve essere sentita. 

La famiglia, di origine bosniaca, era arrivata in Italia da molti anni, quando il Bojan era ancora un bambino. Prima di trasferirsi a Mezzolombardo vivevano a Lavis, in Trentino.

All’Arma non risultano denunce per maltrattamenti.


(fonte: Ansa)

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Cronaca

Napoli, scoperte telecamere per spiare i clienti in un B&b: attività sospesa per 60 giorni

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Il Questore di Napoli, Maurizio Agricola, su proposta del Commissariato Vomero, ha disposto la sospensione per 60 giorni dell’attività di locazione turistica pura nei confronti di una struttura ricettiva in zona Arenella.

In particolare, il 14 marzo scorso, gli agenti del locale commissariato erano intervenuti presso la struttura in questione poiché una coppia aveva segnalato la presenza di due telecamere occultate nella stanza in cui era ospite.

Giunti sul posto, i poliziotti avevano riscontrato la presenza delle 2 microcamere funzionanti sia nel bagno che nella camera da letto. In quella circostanza, gli operatori avevano denunciato il proprietario per diffusione di riprese e registrazioni fraudolente. Il provvedimento è dunque finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.

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Cronaca

Tamponamento a via Marina: automobilisti coinvolti soccorsi da Francesco Emilio Borrelli

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Incidente intorno alle 14.00 di oggi all’esterno della sede Regionale di Palazzo Armieri a via Marina pochi metri dopo lo svincolo di via Duomo in direzione centro città.

Fortunatamente solo danni alle vetture e qualche escoriazione per gli automobilisti coinvolti; situazione che ha comunque necessitato dell’intervento dei soccorsi sanitari arrivati sul posto circa mezz’ora dopo.

Soccorritore d’eccezione, il deputato Francesco Emilio Borrelli che si trovava casualmente sul posto mentre era intento a documentare alcuni fenomeni di degrado urbano nell’area circostante. Subito dopo il tamponamento a catena Borrelli è intervenuto in soccorso di una delle vittime coinvolte nell’incidente chiamando i soccorsi.

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