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Cava de' Tirreni

Indebiti contributi Inps a Sindaco e Assessore: sequestro da 80mila euro in provincia di Salerno

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IL COMUNE DI CAVA DE’ TIRRENI VERSAVA I CONTRIBUTI PER IL SINDACO E L’ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI: LA GUARDIA DI FINANZA DI SALERNO SEQUESTRA 80 MILA EURO SUI CONTI CORRENTI DEI DUE AMMINISTRATORI

Ottanta mila euro, a tanto ammonta il sequestro eseguito, nei giorni scorsi, dai Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno nei confronti del Sindaco e dell’Assessore ai Lavori Pubblici (già Vicesindaco) di Cava de’ Tirreni (SA).

L’intervento è stato eseguito nell’ambito di un’indagine coordinata da questa Procura della Repubblica, volta a verificare i presupposti per il versamento, da parte dell’Amministrazione comunale, delle ritenute assistenziali, previdenziali ed assicurative a favore dei propri dirigenti.

Le norme in vigore prevedono infatti che il Comune provveda al pagamento dei contributi all’INPS solo per gli “eletti” che lavorano “esclusivamente” per l’Ente locale. In caso contrario, l’obbligo resta in capo agli stessi amministratori.

Ed invero, il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Salerno ha accertato che, diversamente da quanto dichiarato nelle autocertificazioni, il primo cittadino e l’assessore avevano di fatto continuato a svolgere, in pieno mandato elettorale, altre attività professionali – l’uno quella di consulente assicurativo e l’altro di amministratore di un’impresa di costruzioni -, per le quali percepivano regolari compensi.

In definitiva, i due amministratori, facendo risultare un rapporto di lavoro “esclusivo” con il Comune, avevano fatto sì che i loro contributi gravassero sul bilancio dell’Ente.

Per garantire la restituzione delle somme illegittimamente versate, questa Procura ha quindi emesso un provvedimento di sequestro d’urgenza dei conti correnti del Sindaco e dell’Assessore ai LL.PP., chiamati ora a rispondere dell’indebita percezione di oneri previdenziali rispettivamente quantificati in 60 e 20 mila euro.

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Cava de' Tirreni

Noto imprenditore campano arrestato in Gallura

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Avrebbe occultato beni mobili e somme di denaro per oltre 450mila euro e trasferito la sua attività commerciale da Cava De’ Tirreni a Santa Teresa di Gallura per sottrarre i suoi averi al recupero forzoso: un affermato imprenditore campano di 60 anni, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta, frode fiscale e reati tributari.

Firmato anche un decreto di sequestro preventivo dei beni finalizzato alla confisca.
Le indagini che hanno portato all’applicazione della misura cautelare nei confronti dell’industriale, molto conosciuto nella provincia di Salerno, sono partite dalla Procura di Tempio Pausania e affidate alla tenenza della Guardia di Finanza di Palau e altri reparti.
E’ stato così possibile ricostruire la vicenda fiscale dell’imprenditore attivo nel settore del commercio di abiti da cerimonia.

A Santa Teresa di Gallura, attraverso il figlio, gestiva un bar ristorante, dichiarato poi fallito nel luglio del 2021.

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Cava de' Tirreni

Calciatore 18enne salvato dopo arresto cardiaco dall’infermiere della squadra di casa

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Leonardo Rusciano, calciatore 18enne, ha subìto un arresto cardiaco, a seguito di un violento colpo alla testa dopo uno scontro aereo con il portiere avversario. È accaduto durante la finale del Campionato Juniores Nazionale tra Cavese e Paganese.

La situazione è subito apparsa critica quando il cuore del giocatore ha smesso di battere.
Decisivo è stato l’intervento di Gioacchino Cafaro, infermiere rianimatore della Cavese, che si trovava in panchina. Grazie alla sua prontezza, Cafaro ha eseguito le manovre di rianimazione riuscendo a far riprendere il battito al giovane calciatore, salvandogli così la vita.

Rusciano è stato poi trasportato in ospedale per ulteriori accertamenti che hanno dato esito negativo.

La Cavese Calcio ha ringraziato pubblicamente l’infermiere con un post su facebook, scrivendo: “Grazie Gioacchino, animo nobile, cuore grande e professionista esemplare”.

Il giovane ha voluto rassicurare tutti facendo sapere di stare bene e di aver superato il trauma della caduta. Per lui: un po’ di riposo e una TAC di controllo.

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Cava de' Tirreni

Cava de’ Tirreni, muore dopo 14 anni di coma

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Annabella Benincasa, 49enne di Cava de’ Tirreni, non ce l’ha fatta: è morta dopo 14 anni di coma, in seguito ad un intervento malriuscito di mastoplastica additiva al seno. Era il lontano 13 maggio 2010, nella clinica Iatropolis a Caserta. 
Ieri i funerali. Una fiumara di gente commossa ha accompagnato l’uscita del feretro.
La famiglia, in questi lunghi 14 anni di sofferenza, non hanno mai cercato di accendere i riflettori su questa beffarda storia di malasanità.

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