Dall’ultimo bollettino settimanale dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) emerge un dato allarmante: il suolo nei Campi Flegrei ha cominciato a sollevarsi sempre più velocemente.
I millimetri al mese sarebbero 13, mentre dal settembre del 2020, secondo i primi calcoli, poi modificati, il sollevamento osservato era di 10 millimetri ogni mese.
Quella dei Campi Flegrei, com’è noto, è una zona sismica interessata dalla presenza del supervulcano omonimo che si estende tra Pozzuoli e l’area occidentale di Napoli.
L’ultimo bollettino diramato dall’Ingv è relativo alla settimana che va dal 18 al 24 gennaio.
“La velocità media del sollevamento a partire da settembre 2020 è stata ricalcolata avendo a disposizione un maggior numero di dati settimanali e il valore risultante è di 13 ±2 mm/mese” ha comunicato l’Ingv.
Dal gennaio del 2011, il sollevamento del suolo osservato nei Campi Flegrei è di 69 centimetri, di cui 20 solo dal gennaio 2019 ad oggi. Il sollevamento del suolo nei Campi Flegrei è dovuto al bradisismo, particolare fenomeno che interessa l’area e che comporta abbassamento e innalzamento del suolo.
Il bollettino settimanale dell’Ingv tiene traccia anche dei fenomeni sismici che hanno interessato l’area dei Campi Flegrei nel corso dell’ultima settimana: sono state 46 le scosse di terremoto, di magnitudo compresa tra -1,1 e 1.
Dei 46 eventi sismici, è stato possibile calcolare l’epicentro e l’ipocentro di 23 scosse, che si sono generate a una profondità molto esigua, tra 0,73 e 2,41 chilometri.