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Avellino

Schianto in moto: Luca muore dopo un mese di agonia

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Ha lottato con tutte le sue forze ma non ce l’ha fatta, Luca Massaro è morto.

Il 42enne, originario di Montefusco, in provincia di Avellino, è deceduto dopo un mese di agonia all’ospedale Moscati.

Troppo gravi le ferite riportate nell’incidente avvenuto, in sella alla sua moto alla vigilia di Natale, lungo la provinciale che collega Altavilla Irpinia a Tufo, dove si era trasferito con la famiglia.

Oltre due anni fa una terribile tragedia aveva già sconvolto Luca e la famiglia Massaro: Giuseppe, il padre del 42enne, fu ritrovato carbonizzato dalla figlia. Il 69enne era scomparso da casa la sera prima.

Luca e la sorella lo avevano cercato a lungo, e avevano poi allertato le forze dell’ordine. Ma Giuseppe, qualche ora prima, come si legge sul sito de Il Mattino, si era dato fuoco.

Nessuno è ma riuscito a capire le motivazioni di quel gesto estremo.

Numerosi i messaggi di cordoglio che sono apparsi sui social network: Luca Massaro era molto conosciuto in entrambe le cittadine dell’Irpinia, a Montefusco, dove era nato e cresciuto, e a Tufo, dove ormai viveva.

Tra coloro che hanno rivolto un ultimo saluto al 42enne c’è anche il sindaco di Montefusco, Gaetano Zaccaria, che scrive: “Siamo distrutti e sconvolti per questa tragedia. Speravamo che riuscisse a salvarsi, purtroppo non è andata così e perdiamo un amico speciale, un uomo migliore”.

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Avellino

Condannato l’ex sindaco Festa per aver diffamato il Presidente dell’Ordine degli architetti irpini

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L’ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa, è stato condannato per diffamazione dal giudice monocratico del Tribunale di Avellino nei confronti del Presidente dell’Ordine degli architetti irpini, Erminio Petecchia.

L’ex sindaco dovrà risarcire al professionista 12 mila euro e farsi carico delle spese processuali.
Riemergono in un’aula di giustizia le polemiche successive alla rinuncia dell’archistar Massimiliano Fuksas a firmare il progetto di restauro e riqualificazione della Dogana di Avellino, lo storico edificio del capoluogo irpino risalente al decimo secolo, affidatogli dall’allora sindaco, Gianluca Festa.

Il 24 maggio del 2021, nel corso di una diretta Facebook, l’allora sindaco, commentando il passo indietro di Fuksas, aveva in particolare attaccato Petecca con espressioni ritenute diffamatorie e lesive dell’onore e della reputazione del professionista.

In particolare, l’ex sindaco attribuiva alle polemiche dell’Ordine degli architetti e del suo presidente, il motivo che aveva costretto Fuksas a rinunciare all’incarico, pronunciando frasi su Petecchia che il Tribunale di Avellino, giudice onorario Gianfranco Cardinale, ha ritenuto diffamatorie.

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Avellino

Catturato il detenuto evaso dal carcere di Avellino

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E’ stato catturato dalla Polizia di Stato il detenuto evaso dal carcere di Avellino dopo aver scavalcato, ieri sera intorno alle otto, il muro di cinta.

Le ricerche durate incessantemente per tutta la notte, hanno visto impegnate anche decine di pattuglie della Polizia Penitenziaria.
Il detenuto, Antonio Liuzzi, 43 anni di Grottaglie, in provincia di Taranto, sta scontando una pena per furti e rapine ed era stato trasferito alcune settimane fa ad Avellino dalla casa circondariale di Ariano Irpino.

È in stato di fermo in attesa di essere interrogato dal pm di turno della Procura di Avellino.
Il segretario nazionale del Sappe, Donato Capece, insieme alla segretaria regionale, Tiziana Guacci, ha incontrato stamattina i giornalisti ad Avellino.

“L’istituto di Avellino -hanno sostenuto- versa da tempo in una situazione di grave crisi anche a causa della carenza di organico, ma soprattutto per il sovraffollamento e perché nell’Istituto non è stata ancora applicata la circolare dipartimentale sulla chiusura delle sezioni di media e alta sicurezza”.

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Avellino

Inchiesta Avellino: di nuovo annullato il sequestro all’ex Sindaco Gianluca Festa

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Il Tribunale di Avellino ha nuovamente annullato il sequestro di 40 mila euro disposto nei confronti dell’ex sindaco Gianluca Festa, nell’ambito del filone delle indagini su presunti episodi corruttivi nel quale, insieme all’ex sindaco, sono coinvolti tre imprenditori e l’architetto Fabio Guerriero: le indagini portarono il 10 luglio scorso alla emissione di una seconda ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per Festa e Guerriero, dopo quella emessa il 18 aprile scorso.

I giudici hanno ritenuto che il sequestro, in un procedimento dove viene contestata anche l’associazione per delinquere, non si applica la sospensione feriale e, dunque, il Tribunale del Riesame che dopo il primo annullamento, su richiesta della Procura, aveva ribadito il sequestro del denaro, avrebbe dovuto pronunciarsi entro e non oltre il 30 agosto scorso.

Intanto è stato fissato il calendario degli inviti a comparire da parte del pm Fabio Massimo Del Mauro, propedeutici alla richiesta di giudizio immediato al Gip del Tribunale di Avellino, Giulio Argenio, che evita passaggio dell’udienza preliminare.
L’ex sindaco è stato convocato il 12 settembre, ma il suo difensore, il penalista Luigi Petrillo, sta valutando se aderire o meno, anche in vista dell’udienza della Corte di Cassazione, fissata il 18 settembre, chiamata a pronunciarsi sulla illegittimità delle intercettazioni che coinvolgono l’ex sindaco e di escludere alcuni capi di imputazione a lui contestati.
I primi a comparire davanti al Pm, il 10 settembre, saranno i due vincitori dei concorsi banditi dal comune di Avellino che sarebbero stati manipolati, insieme al genitore di uno dei due.
L’architetto Guerriero dovrebbe comparire il 17 settembre mentre il giorno successivo sarà la volta dei tre imprenditori indagati a piede libero per concorso in corruzione.

(fonte: Ansa)

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