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Cronaca

Coppia scomparsa a Bolzano: il particolare agghiacciante che potrebbe dare una svolta alla vicenda

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Un particolare agghiacciante è emerso riguardo i due coniugi scomparsi a Bolzano: il sangue sul ponte sarebbe di Peter Neumair.

Scomparso insieme alla moglie Laura Perselli il 4 novembre scorso, il sangue che in piccole tracce è stato trovato sul parapetto e sulla neve del ponte di Vadena, vicino alla discarica di Ischia Frizzi, apparterrebbe proprio a lui.

È quanto emerso dalle analisi dei carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche. La notizia, secondo quanto trapelato, era in possesso dell’autorità giudiziaria già da giorni ed è stata comunicata ai legali del figlio della coppia, Benno Neumar, il 18 gennaio.

Intanto le ricerche della coppia di coniugi lungo il corso del fiume Adige riprenderanno oggi.

Sarà nuovamente setacciata la diga di Mori, una barriera insormontabile per un corpo umano a una novantina di chilometri a sud di Bolzano.

Al lavoro ci sono sub, diverse squadre dei vigili del fuoco di Trento che attraverso la strumentazione di ecoscandaglio verificheranno in profondità la presenza di eventuali cadaveri.

Finora, nelle numerose battute di ricerca sul fiume, sono stati rinvenuti diversi indumenti, ma nessuno di essi sembra poter appartenere ai due coniugi scomparsi.

Prosegue nel frattempo l’indagine della procura di Bolzano sul figlio della coppia, il principale sospettato.

Sono attesi i primi riscontri dai laboratori dei Ris sugli oggetti e sui campioni prelevati durante i vari sopralluoghi nelle abitazioni e nella vettura della famiglia.

Al centro delle indagini ci sarebbero i rapporti molto tesi all’interno della famiglia tra Benno e i suoi genitori.

Secondo la ricostruzione della Procura, il trentenne avrebbe guidato fino a Vadena, lungo una strada chiusa, fino alla discarica Ischia Frizzi, per liberarsi dei corpi della mamma e del padre gettandoli nel fiume dal ponte Adige.

 

 

 

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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