Il ministro della Salute Roberto Speranza deciderà oggi se firmare una nuova ordinanza per delineare i nuovi colori da attribuire alle diverse regioni italiane, alla luce del nuovo report dell’Istituto Superiore di Sanità e su valutazione del Comitato tecnico scientifico e della Cabina di regia.
Ma mentre Veneto, Puglia, Trento, Sicilia, e Lombardia sperano in un passaggio ad una fascia con misure meno rigide, quali saranno le Regioni che invece rischiano di passare in fasce più critiche?
La Toscana, già in zona gialla, dovrebbe restare tale malgrado la riapertura delle scuole superiori, anche perché l’indice Rt dovrebbe continuare ad attestarsi sotto l’1 e di conseguenza la regione guidata da Eugenio Giani spera, altri parametri permettendo, di rimanere in fascia gialla.
In Veneto, dove nelle scorse settimane si era assistito ad un incremento verticale dei nuovi casi e dei decessi, la curva epidemiologica ha ripreso a scendere in modo netto e la regione, attualmente in zona arancione, spera in una passo indietro in zona gialla.
Il governatore Luca Zaia, infatti, cerca di tenere il punto: «Il nostro indice Rt è ora a 0,82. Nel Nord-Est l’ondata è passata».
Diversa la situazione in Puglia, attualmente in zona arancione. La curva epidemiologica è in lieve miglioramento, con un indice Rt che gravita intorno a 1: per la regione guidata da Michele Emiliano ci sono possibilità che possa “retrocedere” in zona gialla, ma potrebbe altresì mantenere lo status di regione arancione al netto degli altri parametri.
C’è poi la Provincia autonoma di Trento, attualmente in zona gialla. Le stime sull’indice Rt fanno sperare in un passaggio nella zona bianca, introdotta nell’ultimo Dpmc, e caratterizzata da un «livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti». Sarebbe la prima area italiana a rientrare in tale parametri. Ma le preoccupazioni sui possibili spostamenti verso le seconde case preoccupano.
In Sicilia, attualmente in zona rossa, la situazione è in miglioramento e, con il nuovo report dell’Iss, potrebbe “retrocedere” in zona arancione. Ma il governatore Nello Musumeci non ne vuole sapere per non rischiare una nuova ricaduta e in un nuovo repentino aumento dei casi, tant’è che potrebbe emanare una nuova ordinanza ad hoc per rafforzare le misure restrittive, financo «un lockdown come nella scorsa primavera».
La Campania, invece, nonostante l’Ospedale Cardarelli abbia già lanciato l’allarme, sembra essere ancora destinata a restare in zona gialla.