CASALNUOVO – Stessa procedura adottata già dal Comune di Casoria all’indomani della tornata elettorale. Ancora una volta a pagare le conseguenze di una campagna elettorale fondata sulla caccia al consenso a tutti i costi, sono i bambini che hanno frequentato e che dovranno frequentare l’asilo nido.
Appalto affidato ad Ottobre 2018 vedrà la fine a Gennaio 2021 e con molte probabilità non ci sarà la decisione di prorogare l’affidamento nelle more di un nuovo bando di interesse pubblico con la conseguenza che i bambini, così come successo nel Comune di Casoria, si ritroveranno senza il servizio attivato nell’anno scolastico prossimo.
Una scelta scellerata quel del Sindaco Pelliccia che incassata la vittoria, magari anche con i voti delle mamme che fiere della propria amministrazione di essersi dotati di un asilo nido gratuito e ben funzionante hanno deciso di riporre la fiducia in lui affinché tale servizio potesse durare ancora a lungo.
Presto i cittadini casalnuovesi si renderanno conto che l’asilo nido nella propria città comincerà a toccare anche le loro tasche visto che il capitolato d’appalto del bando di gara pubblicato e che scade il 28 Gennaio prossimo vede la partecipazione intera della retta mensile da parte degli utenti poiché l’ente comunale non esborserà più fondi pubblici per assicurare il servizio. In questo modo i cittadini perderanno la gratuità o la parziale gratuità del servizio e saranno gravati da un’altra “tassa” che è stata imposta dalla politica locale. Ma non solo.
Il capitolato del nuovo bando non prevede neanche il passaggio di cantiere, ossia i dipendenti che hanno prestato servizio nei due asili (viale dei Tigli e Pisolo) con molte probabilità non verranno reimpiegati dalla nuova ditta vincitrice e quindi ci saranno altre famiglie ridotte senza lavoro in attesa, a data da destinarsi, di conoscere il proprio futuro.
Ovviamente, tutte queste mancanze sono da attribuire senza ombra di dubbio agli indirizzi impartiti dalla politica visto che con molte probabilità ci saranno nuove assunzioni per il principio di rotazione dei consensi sul territorio.