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Cronaca

Schianto in Tangenziale: lo struggente addio a Salvatore, lo studente della Federico II

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Salvatore era in macchina con sua mamma, guidava lui la Fiat Sedici che l’ha condotto all’ultimo viaggio della sua vita.

Lei un medico, lui uno studente della Federico II: quella mattina del 3 gennaio Salvatore Raimondi magari aveva scelto di trascorrere un po’ di tempo in più con la mamma, forse avevano fatto colazione insieme prima di mettersi in macchina e magari iniziare la giornata canticchiando la loro canzone preferita.

Il 20enne stava accompagnando la mamma, Pompea Allegretti, alla postazione di guardia medica di Filiano ma non sono mai arrivati a destinazione.

Lungo una discesa della tangenziale nord di Potenza, intorno alle 9, due  auto e un furgone sono usciti di strada, probabilmente per il manto stradale ghiacciato. Lei, a 58 anni, è morta sul colpo, Salvatore è invece morto poco dopo il ricovero in rianimazione.

Per estrarre i corpi dalla lamiere dell’auto sono intervenuti il personale sanitario del 118 e dei Vigili del Fuoco di Potenza.

La Rappresentanza Studentesca, a nome dell’intera comunità degli studenti del Dipartimento di Giurisprudenza, partecipa commossa al dolore della famiglia del giovane collega, Salvatore Raimondi, deceduto insieme alla madre in un gravissimo incidente” è stato l’esordio del messaggio di cordoglio a lui rivolto dagli studenti della facoltà di Giurisprudenza al loro giovanissimo collega.

Al cordoglio si è unito il Direttore del Dipartimento, il prof. Sandro Staiano: “Ci è arrivata, in queste giornate difficili per tutti, la notizia della morte di Salvatore Raimondi, un nostro giovanissimo studente, e della madre, in un terribile incidente stradale. Una vita spezzata a diciannove anni, quando tutte le possibilità sembrano aperte innanzi a uno sguardo fresco e fidente, e lo sono, e ogni obiettivo è possibile. Ne siamo tutti addoloratissimi: come comunità esprimiamo commossa vicinanza alla famiglia e il nostro cordoglio” .

 

Cronaca

19enne uccide il padre davanti alla madre per difenderla

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Nel corso della nottata, i Carabinieri di Trento sono intervenuti in un appartamento di Mezzolombardo ove un uomo, 46enne bosniaco, era stato accoltellato mortalmente dal figlio di 19 anni.

Sembrerebbe che il ragazzo,  Bojan Panic, sia intervenuto per difendere la propria madre che in quel frangente stava subendo un’aggressione da parte del marito, Simeun Panic

Il ragazzo, rimasto sul posto, è stato arrestato nella flagranza del reato di omicidio.

Sono in corso accertamenti a cura del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale coordinati dal pm di Trento per ricostruire l’esatta dinamica dell’evento e meglio delineare il contesto. La madre deve essere sentita. 

La famiglia, di origine bosniaca, era arrivata in Italia da molti anni, quando il Bojan era ancora un bambino. Prima di trasferirsi a Mezzolombardo vivevano a Lavis, in Trentino.

All’Arma non risultano denunce per maltrattamenti.


(fonte: Ansa)

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Cronaca

Napoli, scoperte telecamere per spiare i clienti in un B&b: attività sospesa per 60 giorni

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Il Questore di Napoli, Maurizio Agricola, su proposta del Commissariato Vomero, ha disposto la sospensione per 60 giorni dell’attività di locazione turistica pura nei confronti di una struttura ricettiva in zona Arenella.

In particolare, il 14 marzo scorso, gli agenti del locale commissariato erano intervenuti presso la struttura in questione poiché una coppia aveva segnalato la presenza di due telecamere occultate nella stanza in cui era ospite.

Giunti sul posto, i poliziotti avevano riscontrato la presenza delle 2 microcamere funzionanti sia nel bagno che nella camera da letto. In quella circostanza, gli operatori avevano denunciato il proprietario per diffusione di riprese e registrazioni fraudolente. Il provvedimento è dunque finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.

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Cronaca

Tamponamento a via Marina: automobilisti coinvolti soccorsi da Francesco Emilio Borrelli

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Incidente intorno alle 14.00 di oggi all’esterno della sede Regionale di Palazzo Armieri a via Marina pochi metri dopo lo svincolo di via Duomo in direzione centro città.

Fortunatamente solo danni alle vetture e qualche escoriazione per gli automobilisti coinvolti; situazione che ha comunque necessitato dell’intervento dei soccorsi sanitari arrivati sul posto circa mezz’ora dopo.

Soccorritore d’eccezione, il deputato Francesco Emilio Borrelli che si trovava casualmente sul posto mentre era intento a documentare alcuni fenomeni di degrado urbano nell’area circostante. Subito dopo il tamponamento a catena Borrelli è intervenuto in soccorso di una delle vittime coinvolte nell’incidente chiamando i soccorsi.

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