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Cronaca

Ercolano. Da truffatore a rapinatore: torna a casa della vittima ma questa volta non riesce a farla franca

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Qualche giorno fa un uomo ha truffato un’anziana 78enne di Ercolano, fingendosi operatore di un’azienda di fornitura energetica.

Non soddisfatto, Giuseppe Diego Bombarda, 42enne del Rione Traiano, si è ripresentato presso l’abitazione della donna indossando cappellino, mascherina e occhiali da sole.

Piuttosto che utilizzare un espediente per truffare l’anziana questa volta ha però estratto una pistola e, puntandogliela contro, ha tentato di strapparle alcuni gioielli che indossava.

La 78enne, in casa con un marito disabile di 83 anni, ha però reagito e strappato occhiali e berretto al rapinatore. In lui ha riconosciuto la stessa persona che pochi giorni prima l’aveva truffata e ha iniziato ad urlare, attirando l’attenzione dei vicini.

Bombarda è scappato e, inseguito dal nipote della donna, si è lanciato in una forsennata fuga in auto.

I familiari della vittima hanno però trascritto la targa del veicolo e l’hanno comunicata immediatamente ai Carabinieri della tenenza di Ercolano.

E’ così partita una caccia all’uomo, che ha consentito ai militari, con il coordinamento della centrale operativa, di attribuire la proprietà del veicolo proprio al rapinatore.

Dopo una notte di ricerche, sentitosi braccato, Bombarda si è presentato in caserma ad Ercolano confessando le sue responsabilità. Ha poi consegnato una pistola scenica priva del tappo rosso, quella utilizzata per la rapina.

Arrestato per tentata rapina, Bombarda è stato tradotto al carcere di Poggioreale in attesa di giudizio.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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Cava de' Tirreni

Noto imprenditore campano arrestato in Gallura

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Avrebbe occultato beni mobili e somme di denaro per oltre 450mila euro e trasferito la sua attività commerciale da Cava De’ Tirreni a Santa Teresa di Gallura per sottrarre i suoi averi al recupero forzoso: un affermato imprenditore campano di 60 anni, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta, frode fiscale e reati tributari.

Firmato anche un decreto di sequestro preventivo dei beni finalizzato alla confisca.
Le indagini che hanno portato all’applicazione della misura cautelare nei confronti dell’industriale, molto conosciuto nella provincia di Salerno, sono partite dalla Procura di Tempio Pausania e affidate alla tenenza della Guardia di Finanza di Palau e altri reparti.
E’ stato così possibile ricostruire la vicenda fiscale dell’imprenditore attivo nel settore del commercio di abiti da cerimonia.

A Santa Teresa di Gallura, attraverso il figlio, gestiva un bar ristorante, dichiarato poi fallito nel luglio del 2021.

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Cronaca

Napoli, violenza al Pronto Soccorso: uomo aggredisce infermiere e guardia giurata

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Attimi di follia all’ospedale evangelico Betania di Napoli, dove la scorsa notte un uomo in preda ad alcol e droga ha aggredito un infermiere mentre era in attesa di visita al Pronto Soccorso, per poi inveire con violenza anche contro una guardia giurata intervenuta.

A raccontare l’accaduto è stato il direttore generale dell’ospedale, Vincenzo Bottino:

“La misura è colma. Viviamo in uno stato di guerra, la vita dei nostri operatori e la sicurezza dei pazienti è in pericolo. Non possiamo permettere che un luogo di cura diventi teatro di violenza. L’ospedale con propri investimenti si doterà di porte blindate per l’accesso al Pronto Soccorso, ma senza una politica di sicurezza adeguata le aggressioni e le devastazioni non finiranno”.

Poi, aggiunge: “Così come deciso dal Ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città, chiediamo che anche il nostro Pronto Soccorso sia dotato subito di un drappello di pubblica sicurezza. Chiedo al prefetto di Napoli, Michele Di Bari, un incontro immediato: così avanti l’ospedale evangelico Betania non può andare”. 

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