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Cronaca

Militare 38enne trovato privo di vita: era stato accusato di violenza sessuale

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Un militare 38enne è stato trovato privo di vita a Casarsa, in provincia di Pordenone, nel garage di un’abitazione.

La drammatica scoperta è avvenuta nella mattinata di sabato 2 gennaio quando, a causa dell’irreperibilità dell’uomo, è scattato l’allarme.

La vittima avrebbe dovuto presentarsi in caserma per l’obbligo di firma, misura cautelare disposta dal giudice nell’ambito di un delicato procedimento giudiziario a suo carico in cui era accusato di violenza sessuale e sequestro di persona.

La vittima è uomo di 38 anni, caporal maggiore scelto dell’esercito originario dell’Aquila ma in servizio in Friuli Venezia Giulia tra i Bersaglieri. Le accuse nei suoi confronti erano emerse nel mese di dicembre quando due badanti lo avevano denunciato ai carabinieri raccontando di essere state sequestrate ed abusate in due diversi e distinti episodi.

Le due donne, una 44enne e una 60enne, hanno spiegato di aver risposto a un annuncio pubblicato dall’uomo in cui si cercava una badante che assistesse una donna anziana. Quell’annuncio, stando al loro racconto, si sarebbe rivelato però una scusa per attirarle dentro casa e costringerle a subire abusi sessuali.

L’uomo si sarebbe denudato davanti a loro effettuando atti di autoerotismo ma nel primo caso la donna sarebbe riuscita fuggire e per il 38enne è scattata la denuncia per tentata violenza sessuale, nel secondo caso invece avrebbe bloccato la donna con i polsi costringendola a subire gli abusi sessuali che hanno portato poi alla denuncia per violenza e sequestro di persona.

Il 38enne era stato posto ai domiciliari e poi scarcerato ma nel corso degli interrogatori aveva sempre rigettato ogni accusa. Al momento sulla sua morte sono al vaglio tutte le ipotesi, non solo quella di un gesto volontario.

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Cronaca

19enne uccide il padre davanti alla madre per difenderla

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Nel corso della nottata, i Carabinieri di Trento sono intervenuti in un appartamento di Mezzolombardo ove un uomo, 46enne bosniaco, era stato accoltellato mortalmente dal figlio di 19 anni.

Sembrerebbe che il ragazzo,  Bojan Panic, sia intervenuto per difendere la propria madre che in quel frangente stava subendo un’aggressione da parte del marito, Simeun Panic

Il ragazzo, rimasto sul posto, è stato arrestato nella flagranza del reato di omicidio.

Sono in corso accertamenti a cura del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale coordinati dal pm di Trento per ricostruire l’esatta dinamica dell’evento e meglio delineare il contesto. La madre deve essere sentita. 

La famiglia, di origine bosniaca, era arrivata in Italia da molti anni, quando il Bojan era ancora un bambino. Prima di trasferirsi a Mezzolombardo vivevano a Lavis, in Trentino.

All’Arma non risultano denunce per maltrattamenti.


(fonte: Ansa)

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Cronaca

Napoli, scoperte telecamere per spiare i clienti in un B&b: attività sospesa per 60 giorni

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Il Questore di Napoli, Maurizio Agricola, su proposta del Commissariato Vomero, ha disposto la sospensione per 60 giorni dell’attività di locazione turistica pura nei confronti di una struttura ricettiva in zona Arenella.

In particolare, il 14 marzo scorso, gli agenti del locale commissariato erano intervenuti presso la struttura in questione poiché una coppia aveva segnalato la presenza di due telecamere occultate nella stanza in cui era ospite.

Giunti sul posto, i poliziotti avevano riscontrato la presenza delle 2 microcamere funzionanti sia nel bagno che nella camera da letto. In quella circostanza, gli operatori avevano denunciato il proprietario per diffusione di riprese e registrazioni fraudolente. Il provvedimento è dunque finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.

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Cronaca

Tamponamento a via Marina: automobilisti coinvolti soccorsi da Francesco Emilio Borrelli

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Incidente intorno alle 14.00 di oggi all’esterno della sede Regionale di Palazzo Armieri a via Marina pochi metri dopo lo svincolo di via Duomo in direzione centro città.

Fortunatamente solo danni alle vetture e qualche escoriazione per gli automobilisti coinvolti; situazione che ha comunque necessitato dell’intervento dei soccorsi sanitari arrivati sul posto circa mezz’ora dopo.

Soccorritore d’eccezione, il deputato Francesco Emilio Borrelli che si trovava casualmente sul posto mentre era intento a documentare alcuni fenomeni di degrado urbano nell’area circostante. Subito dopo il tamponamento a catena Borrelli è intervenuto in soccorso di una delle vittime coinvolte nell’incidente chiamando i soccorsi.

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