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CAIVANO. Il Sindaco Falco e il M5S fanno propaganda in stile AgitProp prendendo in giro i cittadini

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CAIVANO – La politica caivanese, almeno quella che governa ora la città, è ferma agli anni ’90. Lo si percepisce nel modo di fare, nell’inconsistenza e nell’ignoranza degli addetti ai lavori e parlo di competenze basilari e minime nozioni di cultura generale. Lo scenario che si assiste ad ogni Consiglio Comunale, per chi guarda, è di un’amarezza disarmante, al solo pensiero che quella che vediamo attraverso il web è la classe dirigente che rappresenta Caivano e i caivanesi nella loro interezza. Ma veniamo ai fatti che si sono succeduti.

Nella giornata di ieri il Sindaco Enzo Falco a mezzo social annunciava una vera e propria battaglia vinta per stabilizzare i lavoratori socialmente utili, tenendo a precisare gli enormi sforzi fatti e le promesse mantenute, promesse disattese da vent’anni di politica caivanese. Ancora una volta il Sindaco prende in giro i cittadini e di conseguenza prende in giro anche se stesso lasciandosi convincere dalle enormità che scrive, pur di dimostrare ai cittadini che la sua inoperosa amministrazione stia facendo qualcosa per la città e per i lavoratori. Ma andiamo al dunque.

Le stabilizzazioni dei Lavoratori Socialmente Utili sono dei provvedimenti che tutti i Comuni stanno attuando, perché sono derivati dalle decisioni del Ministero del Lavoro con conseguente ricezione della Regione Campania e parliamo della circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali n. 9 del 15/06/2020 con la quale si prevede che, nelle more dell’attuazione delle procedure di cui all’articolo 1, commi 446-448 della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Legge di bilancio 2019) come modificato dall’articolo 1, commi 495-497 della Legge di bilancio 2020, possono continuare le stabilizzazioni dei Lavoratori Socialmente Utili ex art. 2, comma 1 del decreto legislativo 28 febbraio 2000, n. 81 utilizzando le risorse statali già assegnate alle Regioni interessate mediante le convenzioni sottoscritte con questo Ministero ai sensi dell’art. 78, commi 2 e 3, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 e dell’art. 1, comma 1156, lett. g-bis) della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

Dal canto suo la Regione Campania, da sempre vicina alle legittime istanze dei lavoratori socialmente utili del bacino unico regionale, ha inteso dare seguito alla manifestazione di interesse relativa alla loro stabilizzazione presentata nello scorso mese di febbraio, aderendo all’avviso pubblicato da Formez-Ripam sulla G.U. del 11/12/2020, nonché alle prescrizioni contenute nel relativo Disciplinare tecnico. In particolare, si è proceduto all’approvazione degli avvisi entro il termine del 21 dicembre 2020 pur dovendo necessariamente rilevare, anche a tutela dei candidati interessati, un’eccessiva contrazione delle successive fasi concorsuali.

In parole povere la stabilizzazione degli LSU, così come è avvenuta nel Comune di Napoli, nel vicino Comune di Crispano e altri comuni è avvenuta grazie alla decisione e ai fondi del Ministero del Lavoro e alla conseguente adesione della Regione Campania che ha avuto e avrà l’onere di distribuire i fondi destinati ai Lavoratori Socialmente Utili. Nessuno sforzo quindi è stato fatto dall’Amministrazione Comunale, nessuna battaglia ma solo una mera ratifica a quanto deciso e stabilito dal Governo Centrale.

Quindi ancora una volta, così come successo per i fondi destinati alle famiglie meno abbienti in tempo di Covid, l’Amministrazione Falco tenta di far passare per propri sforzi provvedimenti attuati dal Governo Centrale in pieno stile AgitProp. Purtroppo, e di questo ci dispiace immensamente, che a smascherare le azioni propagandistiche del komunista pauperista sia sempre Minformo, l’unica testata giornalistica, finora sul territorio, in grado di essere al passo con le leggi ed essere informata sulla ripartizione dei fondi sovracomunali.

Un altro gruppo politico che si è subito adagiato al metodo AgitProp è il Movimento 5 Stelle, e la dimostrazione sono le enormità prima scritte, chissà da chi, e poi lette ed enunciate nel penultimo Consiglio Comunale dal Consigliere Francesco Giuliano, dove ha parlato di azioni fatte prima da attivista e poi da Consigliere. Ma quali? Dove? Perché? Le azioni fatte a Caivano dal Movimento 5 Stelle degne di nota si ricordano quelle che vanno a cavallo tra il 2015 e il 2017 e sono state fatte da altre persone, altro gruppo, altro logo, altro nome, altre idee e altre volontà. Di quel gruppo ne faceva parte sì il Consigliere Giuliano ma all’epoca era solo un mero spettatore. Si ricorda infatti quando quegli impavidi attivisti, due per l’esattezza, ebbero l’ardire di pubblicare le immagini di contrabbandieri e pusher del territorio su Facebook sognando una Caivano migliore, come il Consigliere Giuliano sia stato destinatario e quindi intermediario delle “preghiere” fatte da alcuni interessati a togliere le foto dal web, facendo leva sulla posizione imbarazzante del Consigliere legata alla propria attività lavorativa di allora in piena discrasia con gli ideali dei pentastellati in quegli anni.

Le lotte fatte sui lavori di riqualificazione del Centro Storico con conseguente interrogazione parlamentare e “fuga” del Direttore dei Lavori è merito di altre persone. Lo studio fatto sulle “solite note”, le ditte più gettonate dai settori per le somme urgenze, affidamenti diretti e deframmentazione illegale dei lavori con conseguente consegna di faldoni in quel di Castello di Cisterna nelle mani dell’allora Maggiore dei Carabinieri  Michele Dagosto, azione tra l’altro richiamata nella relazione dello scioglimento è frutto dell’abnegazione alla tutela della cosa pubblica di altre persone, altri attivisti. All’epoca il Consigliere Giuliano accompagnò solamente costoro al Comando Provinciale dei Carabinieri ma null’altro.

Del Movimento 5 stelle attuale, oltre che rimangiarsi qualsiasi principio fondamentale, alleandosi col PD e Italia Viva, unico caso in Italia, si ricordano: le potature a palo degli alberi sul Corso principale. L’otturazione delle aiuole sui marciapiedi. Le pulizie delle aree periferiche di competenza del Comune di Afragola con soldi destinati al Comune di Caivano. L’acquisto di bidoni per la raccolta dell’indifferenziato da mettere al Parco Verde, precludendo agli abitanti di quel rione di poter effettuare la differenziata con la conseguente dimostrazione della mancanza di volontà di voler sensibilizzare quei cittadini al conferimento differenziato.

Quindi, per il detto: “Chi si somiglia, si piglia”. Il Movimento 5 Stelle caivanese, così come il suo sindaco amano fare propaganda in pieno stile stalinista, come faceva il Partico Comunista Sovietico attraverso il Dipartimento di Agitazione e Propaganda. Con una sola differenza che lì eravamo in pieno regime totalitario, mentre a Caivano, si pensa, che si è ancora in uno Stato di Diritto dove c’è libertà di espressione e i più preparati possono sempre smascherare le furbizie dei politicanti di altri tempi.

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Al Liceo Niccolò Braucci di Caivano la III edizione del “Certamen Hadrianeum”

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Presso il Liceo Niccolò Braucci di Caivano si è tenuta la III edizione del Certamen Hadrianeum, che ha visto la partecipazione di trentotto studenti e studentesse provenienti sia dallo stesso liceo ospitante sia dai licei della Campania e della Basilicata.

Organizzato e curato dai docenti referenti, professoressa Monica Cartia e professor Alessandro Varavallo, e ideato e fortemente voluto dal DS, prof. Claudio Mola,
il Certamen è un’importante occasione d’incontro e confronto per tutti i partecipanti, nonché di riflessione sulla modernità del pensiero dei classici, in particolare sul PROTINUS VIVE, l’invito senecano a vivere il presente, tema scelto quest’anno.

La prova è consistita nella traduzione, con relativo commento di due passi, tra cu scegliere con quale cimentarsi, del De Republica di Cicerone.
La premiazione si è tenuta nell’antico chiostro del Liceo Braucci alla presenza dell’Assessora Lucia Fortini e della commissione presieduta dalla prof.ssa Marisa Squillante.


I premiati per la sezione Antinous Atellanus sono stati: Enrico Giannola, Giusy De Marco e Maddalena Pascarella.

Vincitori, invece, della sezione Antinous Campanus, riservata ai concorrenti dei licei esterni, sono risultati essere: Francesco Emanuele De Lorenzo (Liceo Brunelleschi, Afragola); Maria De Santo (Liceo Ginnasio Sannazaro, Napoli) e Luisa Di Martino (Liceo Q. Orazio Flacco, Potenza).





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    CAIVANO. Tutti i movimenti delle varie fazioni politiche in vista delle elezioni

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    CAIVANO – Con questo editoriale smetto, per ora, di essere il caivanese indignato e torno a fare ciò che mi riesce meglio, l’editorialista. E con questo editoriale cerco di illustrare i movimenti fatti a mo’ di moti carbonari dalla vecchia classe dirigente che, nonostante il pericolo del terzo scioglimento che incombe sulle proprie teste e i riflettori accesi sulle prossime elezioni, continuano imperterriti ad operare e a mettersi insieme nello stesso e identico modo di sempre.

    Partiamo dal centrosinistra, per quanto riguarda questa parte ideologica della città, possiamo dire, senza tema di smentita, che sono ancora in alto mare. Partiti da un assunto alquanto bizzarro, quello di cominciare con incontri bilaterali con i partiti che formano l’opposizione al Parlamento, lunedì scorso si è svolta una riunione con i vari gruppi che hanno inteso dialogare coi dem, ossia Sinistra Italiana e Movimento 5 stelle. Nella prima parte della riunione erano presenti solo i rappresentanti della Sinistra Italiana e in quel momento il Segretario del PD Franco Marzano comunicava agli astanti che il proprio partito rivendica la nomina del candidato a Sindaco, secondo quali principi non è dato sapere, dato che stiamo parlando del primo partito dell’Amministrazione Falco sciolta per ingerenze criminali che nulla ha fatto per rinnovarsi.

    La nota dolente arriva quando all’interno della riunione fa capolino il deputato Pasqualino “marsupio” Penza. Anch’egli con la presunzione, nonostante all’interno del partito siano rimasti in tre… – come cantava Modugno, il resto della canzone la sappiamo – di voler esprimere la sintesi della coalizione. Tra il PD e il M5S volano gli stracci e il tavolo si chiude con un nulla di fatto.

    A farla ancora da padrona in questa parte politica caivanese sono ancora i vecchi schemi, la spartizione delle poltrone e delle prebende, gente che si attacca insieme con la saliva e che per l’interesse personale non riesce a governare per più di due anni da decenni. Mancanza di visioni, di contenuti e di programmi. La prima cosa su cui discutono è quella di chi deve essere il pupo da muovere con i fili, anche se questo principio può più valere per l’on. Penza, dato che per le indiscrezioni che ci arrivano, il candidato a Sindaco del PD, al netto di colpi di scena dell’ultima ora, dovrebbe essere Mimmo Semplice che nel frattempo indossa i panni dell’ignaro facendosi vedere tutto concentrato sulla mostra del Maestro Antonio Nocera che la sua Associazione “Passaggio a nord est” sta organizzando in quel di San Leucio (CE) con tanto di convenzione comunale di alcune svariate decine di migliaia di euro. Quando si dice essere filantropi e mecenati.

    Dall’altro lato abbiamo un Antonio Angelino che apre la sua campagna elettorale puntando sul vittimismo, accusando la stampa di averlo diffamato e svicolando ancora le domande che la nostra testata gli ha posto, e che per dovere di cronaca le ripetiamo in quest’altro editoriale: qual è la sua posizione rispetto al comportamento di suo fratello che è stato raggiunto da un avviso perché il bar di sua proprietà era privo di autorizzazione in un immobile abusivo? È vero che i suoi ideologi politici sono Luigi Sirico e Lello Topo? È vero che la ditta incaricata della costruzione del Padel in via De Nicola era l’impresa edile di suo padre e di suo zio? È vero che il tecnico che ha redatto il progetto del Padel in via De Nicola era Luigi Sirico, suo ideologo politico e padre del socio di suo fratello al Sia Center? Qual è la sua posizione in merito al processo in atto sul Padel?

    Il leader di Caivano Conta, oltre a non rispondere a queste semplici domande, si auto-candida a Sindaco attraverso un giornale cartaceo a lui vicino con una foto vecchia di due anni pur di dimostrare di essere soggetto aggregante. Ma al netto dei suoi pochi fedelissimi riesce ad aggregare poco, un po’ perché la gente è stanca delle solite facce e Antonio Angelino è nel panorama politico caivanese già da dieci anni con una partecipazione da consigliere comunale nelle ultime due Amministrazioni sciolte per camorra e un po’ perché la gente ha paura, dopo tutto quello che è successo a Caivano, correre il rischio di affiancarsi ad attori che hanno fatto parte della politica sciolta per camorra col rischio di essere coperta anche da un’ulteriore onta.

    Il bello è che per far distogliere lo sguardo dal vero problema, alcuni suoi fedelissimi accusano la stampa, in particolare “Minformo” di fomentare il clima d’odio e alimentare nelle persone la paura di candidarsi. Incredibile, come per dire che i fatti fanno paura, dato che Minformo finora si è sempre e solo limitata a raccontare i fatti mai smentiti dal tempo, anzi. Come dire che la democrazia abbatte i piani di Angelino & C. dato che è risaputo che la stampa funge da cane di guardia della democrazia e finora il sottoscritto, a differenza loro, è stato l’unico a gridare dai palchi e a scrivere l’indignazione sulle ingiustizie e l’onta subita dai caivanesi perbene. Di quale odio parlano questi? Non è dato sapere. Ma questo è un chiaro ed evidente segnale che fanno fatica a formare le liste.

    Un po’ più abbottonati sono quelli del centrodestra, anche se riesce a trapelare qualche indiscrezione. L’idea di un interessamento indiretto dell’ex Sindaco Simone Monopoli è ancora all’impiedi. Egli sfruttando la fresca nomina della sua fedelissima Maria Fusco a vice coordinatrice cittadina di FdI affiancherebbe qualche sua lista civica a quella della fiamma tricolore e della Lega, e supporterebbe la candidatura a Sindaco dell’ex Consigliera PD Maria Paolella. Dal PD alla Lega è un attimo ma forse questi sono i suggerimenti del marito Francesco Casaburo e dell’amico Antonio De Lucia, quest’ultimo, un altro candidato a tutti i costi, molto probabilmente anche lui protagonista del salto della quaglia sinistra-destra.

    C’è un’altra ipotesi invece in un’altra parte del centrodestra, stavolta il dominus è un po’ più autorevole perché da indiscrezioni raccolte da Minformo, pare che a muoversi sia direttamente la sottosegretaria al Consiglio dei Ministri Pina Castiello che ha già chiesto due volte la disponibilità a Giuseppe Celiento, medico già esponente di Forza Italia, di candidarsi a Sindaco e di avere l’onere di formare la coalizione di centro destra. Peccato che questa ipotesi stenti a decollare poiché il medico in entrambi i casi ha rifiutato l’offerta. Ovviamente è inutile puntualizzare laddove il dott. Celiento dovesse accettare quali siano gli interessi da tutelare.

    Insomma nulla di buono all’orizzonte, se questo dovesse essere lo scenario politico fino a Settembre, data utile per presentare le liste, ancora una volta i caivanesi saranno costretti a votare il meno peggio e non il meglio come qualsiasi comunità che si rispetti dovrebbe pretendere da chi decide di scendere in campo.

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    CAIVANO. Dopo le segnalazioni di Minformo riprende l’iter burocratico per la realizzazione del canile comunale

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    CAIVANOMinformo chiama, la Commissione Straordinaria risponde. Oramai questo è un processo abbastanza consolidato sul territorio dato che non è la prima volta che la nostra testata si ritrova, in assenza totale della politica, anche quella politicante che vorrebbe vendersi da qui a breve come la panacea di tutti i mali, a dettare l’agenda politica del territorio, ad occuparsi dei seri problemi della città e a portare alla luce fatti e misfatti del passato.

    Intanto ringrazio vivamente la terna commissariale che tanto sta facendo sui problemi segnalati da Minformo a partire dal capannone dei veleni che, a quanto pare, dovrà essere bonificato a breve così come dichiarato ieri davanti alle telecamere di rai 3 al TGR, fino alla determinazione fresca di pubblicazione sull’albo pretorio che riguarda la presa d’atto della proroga concessa dal Ministero dell’Interno e attivazione degli atti consequenziali per la ripresa e il completamento dell’iter procedurale relativo alla realizzazione del canile comunale con annessi servizi in Caivano.

    Un problema che la nostra testata ha affrontato proprio pochi giorni fa (leggi qui). Una questione balzata alla mente del sottoscritto ignaro del processo complicato e faticoso dettato anche dallo scioglimento per infiltrazioni camorristiche e dai vari cambi dei Responsabili del Settore Lavori Pubblici. Una defezione determinata dalla scarsa Comunicazione della terna commissariale che non è tanto avvezza al dialogo con la cittadinanza.

    Ma tutto bene quel che finisce bene. L’iter burocratico riguardante la realizzazione del canile comunale riprende e i caivanesi sperano che a breve sarà snellita anche la spesa dei cani randagi, costo esoso per le casse comunali, oltre che a rappresentare oggetto di clientela da parte della politica politicante.

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