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CAIVANO. L’ex Sindaco Monopoli risponde alle accuse della dirigente Ida Carrara

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CAIVANO – Ha sentito il dovere di intervenire nel dibattito pubblico l’ex Sindaco Simone Monopoli e ragion veduta si oserebbe dire, visto che dall’articolo redatto dalla nostra redazione ieri (leggi qui) la sua amministrazione veniva accusata dalla dirigente del Contenzioso Ida Carrara di aver artatamente modificato una sua relazione, la stessa che poi, sempre secondo la dirigente, sarebbe servita per dichiarare dissesto finanziario nel 2016.

A tali accuse non ci sta l’ex Sindaco e proprio come la nostra testata anche lui si chiede: “come mai la dottoressa non ha denunciato all’epoca la forzatura intimidatoria che “avrebbe” subito? A che cosa “sarebbe” dovuto questo suo atteggiamento omertoso durato ben quattro anni?”.

Un atteggiamento poco comprensibile quello della dirigente che, come dice il cardiologo caivanese sulla sua pagina Facebook, decide di tirare in ballo l’ex sindaco anche quando a ballare sono gli altri. Il tutto per sfuggire alle accuse mosse, all’interno della seduta della Commissione Bilancio tenutasi ieri, sullo sperpero di denaro attuato dal suo settore inerente la massa critica di debiti fuori bilancio causati da un numero esoso di affidamenti esterni.

Queste le parole dell’ex primo cittadino pubblicate a mezzo social: “VENGO TIRATO IN BALLO ANCHE QUANDO A BALLARE SONO GLI ALTRI! Se le dichiarazioni della dottoressa Carrara venissero confermate dalla stessa, ciò costituirebbe un antefatto di una gravità inaudita! Perché la dottoressa non ha denunciato all’epoca la forzatura intimidatoria che “avrebbe” subito? A che cosa “sarebbe” dovuto questo suo atteggiamento omertoso durato ben quattro anni? Il sottoscritto è pronto a rispondere e difendere in ogni sede il percorso trasparente dell’amministrazione Monopoli per tutti gli atti da essa prodotti compreso il dissesto. Ricordo che il dissesto fu approvato con delibera di consiglio comunale in data 18/06/2016, col parere favorevole del dirigente dott. Gennaro Sirico, col parere favorevole dei Revisori dei Conti (nominati dal Prefetto) i quali scrissero che il provvedimento era inevitabile e le cause erano ascrivibili alle passate amministrazioni. L’opposizione di allora invece di votare contro e fare ricorso al TAR abbandonò l’aula…Bisogna che si esca dall’ambiguità e chi pretende di affermare che il dissesto fu uno sbaglio abbia il coraggio di confrontarsi col sottoscritto! Bisogna ristabilire la verità storica per Caivano e i caivanesi! Spero che l’opposizione di oggi vada fino in fondo!”.

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