CASAVATORE – Ancora all’insegna delle polemiche l’ultima seduta del Consiglio Comunale. Dopo il doveroso ricordo, con un minuto di raccoglimento, di altri concittadini scomparsi a causa del Covid, ad aprire le danze è l’intervento del consigliere Pd Machiella, che lamenta un difetto di conformità nella comunicazione preventiva all’assemblea, da parte del Presidente, della presenza in aula di una Tv locale in una seduta precedente, ritenuta a suo dire irrituale. Prende poi la parola la consigliera del M5S Puzone, che pone subito l’accento sulla necessità di rendere più efficace il lavoro degli assessori sull’intercettazione dei fondi esterni, ricordando le scadenze imminenti da lei stessa suggerite e le occasioni già perdute a causa dell’inerzia dell’amministrazione, più impegnata in beghe interne che nella soluzione dei problemi del Paese, cosa questa rimarcata anche dal consigliere Napolitano. Chiesta, dalla stessa consigliera, anche la mappa della disposizione delle telecamere che saranno installate a breve, richiesta da alcuni residenti e come è possibile ricavare dal dettaglio dell’appalto già assegnato. Il consigliere Maglione chiede al Sindaco un intervento presso la locale ASL per sollecitare un sistema di contatto più efficace per le persone colpite dal virus, considerate le difficoltà di collegarsi telefonicamente con gli uffici preposti. La vera bomba, però, il consigliere la lancia quando, a seguito delle inspiegabili pressioni ed insistenze quasi compulsive da parte della maggioranza nel voler “imporre” all’opposizione la vice presidenza del Consiglio (querelle che perdura ormai da oltre un mese), fino a sollecitare l’ilarità degli astanti a seguito di un intervento alquanto singolare di una consigliera di maggioranza, prontamente giustificato dal Presidente e derubricato a caratteristica di genere, attribuisce al Sindaco il triste “merito” di rischiare, per la natura di alcune sue scelte, l’intervento di organi di controllo superiori (commissione di accesso, nello specifico). Non è mancato un pensiero rivolto alla Giunta, definita “a scadenza breve” di 4 mesi, una sorta di soluzione tappabuchi, insomma. Insorge prontamente la maggioranza, con richiesta corale di provvedere a formale denuncia circostanziata nel caso l’ex Sindaco fosse a conoscenza di fatti di natura o rilevanza penale. Sofferta anche la votazione sull’approvazione di bilancio consolidato e di previsione avvenuta in solitaria, con l”astensione dell’intera opposizione, in particolar modo per quanto riguarda l’approvazione di alcuni debiti fuori bilancio collegati a sentenze esecutive, come da lettera “a” dell’art. 194 del D.L. 267/2000 (T.U.E.L.) oggetto di frizioni tra la stessa maggioranza ed il Segretario comunale. Curioso, però, che ci si preoccupi di un buchetto di poche decine di migliaia di euro e non della voragine immensa di mancate entrate per oltre una dozzina di milioni, con un Comune in stato di pre-dissesto. Non trova pace, insomma, il Consiglio Comunale, in attesa della pronuncia del T.A.R. che potrebbe ribaltare il risultato delle urne e riscriverne la geografia. Abbonda sui social, naturalmente, il sostegno di tifosi e familiari, subito pronti ad azzannare alla gola (da tastiera, pavidi) chiunque osi dissentire dalla linea imposta. Stupiscono in ogni caso il silenzio della maggioranza e la totale assenza di proposte, se confrontati con il fermento visibile nei banchi dell’opposizione. Fuori, intanto, c’è un’emergenza: così, giusto per ricordarlo…..