Matteo Renzi, in un’intervista al Pais, si è detto pronto a far cadere il Governo se Conte non cambia idea sulla cabina di regia per il Recovery Plan:
“Se Conte vuole pieni poteri come Salvini, io dico no. Non è un problema di posti, che pure mi hanno offerto. Il meccanismo del dibattito sulle regole istituzionali non può essere compensato con un piccolo accordo.
Conte sta viaggiando in contromano su un’autostrada, ma se recupera la lucidità e frena su questa misura assurda, siamo pronti a ragionare sulla questione. Conte è stato confermato Presidente del Consiglio dopo che, un anno e mezzo fa, avevamo fatto un’operazione in Parlamento contro Salvini.
Il primo ministro ha lavorato contro la pandemia e in alcune cose lo ha fatto meglio che in altre, ma non si può accettare che in nome dell’emergenza, 10 mesi dopo il suo inizio, si arroghi tutti i poteri dello Stato per spendere questi 200 miliardi. Abbiamo rimosso Salvini per questo.
Appoggio del PD e dell’opposizione? Molti di quelli che in pubblico prendono le distanze da me, in privato riconoscono che le nostre critiche sono giuste e autentiche. Per questo spero che Conte si fermi“.
In un’intervista a Il Messaggero, invece, il leader di Italia Viva ha affermato:
“La bussola per il Presidente della Repubblica è la Costituzione. E la Costituzione dice che si verifica se c’è una maggioranza in Parlamento. Spero che non si arrivi a tanto ma se si arrivasse lì, scommetto sulla presenza di un’ampia maggioranza parlamentare. Penso che voteremo per le politiche nel 2023. Non lavoro per la crisi di governo, lavoro per evitare la crisi del Paese.
Ci sono duecento miliardi di euro che appartengono ai nostri figli, che noi prendiamo in prestito aumentando il debito pubblico e che servono per il futuro dell’Italia. Non accetto che qualcuno voglia spenderli alla chetichella, senza passare dal Parlamento. E non accetto che qualcuno possa esautorare il governo con task force e poteri sostitutivi“.