Questa mattina le Guardie Ambientali WWF hanno scoperto un cimitero di auto incendiate tra Acerra e Afragola.
A diffondere la notizia è stato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, che ha affermato:
“Voglio esprimere il mio ringraziamento alle guardie ambientali del WWF che questa mattina, nell’ambito del pattugliamento di routine in ‘Terra dei Fuochi’, hanno scoperto un cimitero di auto bruciate tra i comuni di Acerra e Afragola nella zona di via Sandro Pertini con diverse carcasse abbandonate. Una di queste, ancora non data alle fiamme, giaceva ribaltata nel bel mezzo della carreggiata chiudendo del tutto la viabilità.
Una vergogna inaudita che purtroppo dimostra quanto ancora ci sia da fare per difendere la nostra terra da chi la violenta quotidianamente, avvelenandola, utilizzandola come discarica, devastandola e sfruttandola biecamente. Contro tutto questo non bastano le risorse umane messe in campo dalle forze dell’ordine. Bisogna puntare sul pieno coinvolgimento dei volontari delle guardi ambientali.
Per questo ritengo indispensabile iniziare a prevedere un ampliamento della platea prevista dalla legge regionale 10/2005 per l’istituzione del servizio volontariato di vigilanza ambientale in modo da poter contare su più forze in campo contro i devastatori“.
Sulla vicenda è intervenuto Alessandro Gatto, coordinatore delle Guardie ambientali del WWF, che ha dichiarato:
“Ciò che abbiamo trovato nel corso della nostra attività quotidiana di prevenzione e difesa del territorio a ridosso di via Sandro Pertini ad Acerra è il segno che ci sono ancora troppi nemici del nostro territorio. Pronti a inquinarlo per trarre un minimo profitto. Dopo aver trovato tutte queste carcasse di auto, avvisando la Polizia che è prontamente intervenuta, continueremo a pattugliare senza sosta questi terreni. Già siamo riusciti a sventare diversi tentativi di appiccare roghi tossici da parte di criminali senza scrupoli. Ma adesso servono più mezzi e più risorse per continuare a dargli la caccia. Per questo auspichiamo in una revisione della legge 10/2005 della Regione Campania che ci consenta di aumentare il margine di operatività“.