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AFRAGOLA. Il Sindaco Grillo ingolosisce la Lega e così ha trovato la chiave per restare in sella

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AFRAGOLA – Ce la farà anche stavolta. Grillo supererà ancora una volta l’ostacolo. Con una classe dirigente alla perenne ricerca di prebende e spinta solo dall’interesse personale è sempre facile trovare la quadra. Al posto del primo cittadino anche un bambino capirebbe che ai suoi amichetti gli bastano i lecca lecca la domenica mattina all’uscita dalla messa per mantenerli buoni. Infatti, la fascia tricolore, magari avrà anche qualche pecca di gestione ma il giochino l’ha imparato bene e quindi presto tornerà di nuovo in sella con un assestamento di bilancio nuovo di zecca e approvato con l’appoggio anche della metà dei dissidenti. Ma veniamo ai fatti.

Galeotta è stata la nomina, anche se è pro tempore, della dirigente Iroso a Presidente dell’Azienda Speciale per i servizi sociali a mettere tutti d’accordo. Infatti non potendo effettuare i due ruoli, dirigente e Presidente dell’Azienda Speciale perché incompatibili, si son dovuti spacchettare i suoi decreti e caso, o tattica del sindaco, ha voluto che quello del Personale sia finito nelle mani di Chiauzzi, uomo fidato dell’ex senatore Enzo Nespoli.

Il resto lo possiamo lasciare anche all’immaginazione di chi ci legge. Le richieste della Lega sono sempre state limpide e chiare a tutti: nuovo assessore e stabilizzazione a full time degli agenti di Polizia Locale in part time. Sulla prima richiesta non trapela ancora nulla, mentre per la seconda, ovviamente si presume sia tutta nelle mani del nuovo dirigente al Personale che, con molte probabilità, possa fare gli interessi del suo mentore.

Incredibile quanta faccia tosta possa avere la classe dirigente afragolese e quanto il sindaco tenta di giocarsi tutte le carte, anche quelle oramai finite sotto la lente della magistratura. Nominare un dirigente a processo – è vero su altre questioni che riguardano le Politiche Sociali e non il Personale – ma che dalle indagini esce fuori come persona legata a doppio filo con il Senatore Enzo Nespoli, anch’egli indagato per la questione “raccolta rifiuti”, oltre che condannato dalla Corte d’Appello per altri motivi e che oggi, a capo della Lega cittadina, attraverso l’intercessione del coordinatore, fa politica in tutti i sensi sul territorio, avanzando richieste e proponendo sfiducia ai propri consiglieri.

Insomma un quadro desolante ma lo stesso che da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, confermerebbe il voto contrario alla sfiducia della Lega in aula il prossimo 10 Dicembre. Chi vivrà vedrà.

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