Le indagini hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’appartenenza degli indagati al clan “Puccinelli”, operante nel Rione Traiano, nell’area occidentale della città di Napoli, sotto la sfera d’influenza del clan LICCIARDI, famiglia aderente allo storico cartello della criminalità organizzata denominato Alleanza di Secondigliano.
Il quadro emerso dalle indagini ha evidenziato la coesistenza non armata sul territorio del Rione Traiano di due clan, che si spartiscono i proventi delle fiorenti piazze di spaccio di sostanze stupefacenti ivi esistenti: il clan PUCCINELLI, egemone nella “parte alta” ed il clan CUTOLO, radicato nella zona della “44”, nella “parte bassa” del Rione Traiano.
Il complesso probatorio acquisito ha permesso di raccogliere gravi indizi in ordine alle dinamiche criminali che, nel tempo, hanno regolato le condotte del sodalizio camorristico dei PUCCINELLI con l’attribuzione di specifici ruoli agli affiliati, nonché le modalità di gestione della “cassa comune” per l’acquisito di armi e mezzi di trasporto necessari alle attività illecite del clan (estorsioni, approvvigionamento e gestione delle piazze di spaccio nei quartieri urbani di Soccavo e Fuorigrotta) e per il mantenimento dei familiari degli affiliati detenuti attraverso il pagamento delle retribuzioni.