AFRAGOLA – Cronaca di una morte annunciata! Stasera, nella riunione di maggioranza (che allo stato attuale è diventata minoranza), è andato in onda il remake del film Titanic, nello specifico quella parte del film dove la nave affondava e la banda continuava a suonare la stessa musica.
Nel caso di specie la nave è rappresentata dall’Amministrazione Grillo mentre la banda di musica sarebbe la maggioranza in toto che noncuranti della situazione attuale e senza domandarsi quali siano stati i motivi per i quali quattro consiglieri di maggioranza hanno deciso di sfaldare gli equilibri politici, hanno pensato, ancora una volta, a come finire di mettere le mani sulla città raccattando tutto quello che si può raccogliere e le prebende che si possono conquistare.
Il motivo della contesa per alcuni membri della giunta e alcuni consiglieri è stato il riequilibrio di bilancio che si dovrà discutere Lunedì mattina prossimo, nel quale, con tanta abnegazione e sacrificio il Sindaco Grillo, assente ingiustificato stasera alla riunione – forse stanco della situazione – è riuscito ad arginare un minimo di emorragia economica, spostando tutti i risparmi degli afragolesi sulla copertura dei debiti fuori bilancio riuscendo a rientrare lentamente in un residuo accettabile.
Tutto questo invece non è piaciuto all’Assessore Cristina Acri e al consigliere Montefusco dove la prima ha chiesto di accendere un mutuo a tasso zero per accedere ad un fondo di un milione e settecentomila euro da investire nella riqualificazione dello Stadio Moccia, mentre il secondo, a rappresentanza del proprio gruppo, ha chiesto apertamente di spostare i fondi che dovrebbero coprire la spesa dei debiti fuori bilancio a favore della stabilizzazione full time dei nuovi agenti di polizia locali, ad ora impiegati part time.
Insomma, un vero e proprio assalto alla diligenza, uno sciacallaggio in piena regola, dove in una riunione non si riesce a mettere sul tavolo nessun contenuto sociale ma solo interessi e rivendicazioni personali.
Assente anche il Consigliere Ausanio, molto probabilmente, vista la richiesta avallata dall’architetto afragolese, un’assenza tattica dato che tra gli agenti di polizia locale in fondo alla lista ci sarebbe anche il fratello del consigliere e questo fa capire che bisognerà scorrere comunque l’intera graduatoria e stabilizzare proprio tutti.
Dall’altro lato invece, ai già tre milioni di euro conquistati da un finanziamento a fondo perduto, l’assessora Acri vuole aggiungere un altro milione e settecentomila euro ma stavolta, questi, bisognerebbe restituirli e se le casse afragolesi non godono di ottima salute non si riesce a capire quale piano di rientro abbia in mente l’Assessore allo Sport. Al contrario si riesce a comprendere benissimo il conflitto di interessi che vive l’Assessore, essendo la sua famiglia uno dei principali sponsor della squadra di calcio cittadina ed è risaputo anche il sogno che si perpetra sulla gestione del Moccia, quindi la domanda che sorge spontanea è la seguente: Se spendiamo circa 5 milioni di euro per riqualificare lo stadio Moccia, fregandocene dei debiti dei cittadini afragolesi, a quanto dovrebbe ammontare la retta mensile dell’ipotetico gestore? Non è che si vuole creare un Lu.mo. bis emulando la gestione di un imprenditore occulto in tralice rispetto all’assegnatario?
Da sottolineare il comportamento del Presidente del Consiglio Tommaso Bassolino che stanco di vedere il teatro dei nani e delle ballerine, abbandona il tavolo quando si è accorto che ancora una volta si sarebbe parlato di alcuni interessi personali e mai del bene collettivo.
Che la giornata non sia cominciata bene si è visto già questa mattina, quando il Sindaco ha abbandonato Palazzo Moriani, accortisi – forse a distanza di due anni e mezzo che glielo ripetiamo non si era reso conto – che in piena crisi politica e con un piede già a casa risulta essere ancora ostaggio di alcuni modus operandi e nello specifico di quello del suo gruppo politico “Afragola Civica”. Infatti, la fascia tricolore, questa mattina è stata raggiunta da un documento privato redatto dai consiglieri Caiazzo-Montefusco-Ausanio che rivendicavano l’assenza della loro rappresentanza in giunta, visto che Affinito non era più riconosciuto da loro come assessore del gruppo e considerato un ulteriore assessore del Sindaco. Che dietro questa manovra ci sia la mano dell’ex senatore Nespoli non meraviglierebbe nessuno, visto che è lo stesso copione perpetrato dalla Lega ma la verità è che, almeno stando alle indiscrezioni che arrivano nella nostra redazione, il duo Montefusco-Ausanio avevano delegato proprio l’assessore Affinito di farsi portavoce degli interessi del gruppo, ossia quello di spostare i risparmi a favore della stabilizzazione full time degli agenti di Polizia Locale e che questi si sia rifiutato in punta di piedi, forse perché essendo più vicino al sindaco, abbia potuto vedere realmente quanta fatica ha fatto il primo cittadino per far quadrare i conti.
Intanto sul fronte dell’opposizione che nel frattempo è diventata maggioranza, il silenzio è d’obbligo. La determinazione dei tredici firmatari della mozione di sfiducia è sempre più finalizzata esclusivamente a porre fine alla più triste pagina della politica afragolese.