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Un monumento in città per Maradona: “un luogo per ricordalo e, perchè no, anche piangere”

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L’idea è quella di avere una sorta di tomba sulla quale recarsi, portare dei fiori, delle candele, ricordarlo e magari anche piangere.

I napoletani vogliono omaggiare il grande campione del calcio in ogni modo, ma vogliono soprattutto un luogo che resti per sempre a lui dedicato.

Diverse le ipotesi di dove potrebbe sorgere il monumento, o magari più di uno. Tra chi lo vorrebbe davanti allo stadio San Paolo, che sarà dedicato al grande Pibe de Oro, come annunciato ieri dal sindaco Luigi De Magistris. Ma anche un monumento funerario nel Quadrato degli Illustri al Cimitero di Poggioreale.

E’ proprio per realizzare quest’ultimo che è nata una petizione su Change.org su proposta dell’impresario funebre Gennaro Tammaro e l’operatore cimiteriale Alessio Castiello.

I funerali di Maradona, infatti, si terranno a Buenos Aires e il grande calciatore probabilmente sarà poi sepolto in Argentina, dove risiedeva. La petizione è rivolta al sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

Il Comune di Napoli ha recentemente istituito una commissione apposita per autorizzare le inumazioni o realizzare i monumenti funerari all’interno del Cimitero degli Illustri di Poggioreale. Il Municipio ha previsto anche che la commissione possa decidere l’inumazione gratuita all’interno del Quadrilatero per personalità di rilievo che hanno portato lustro alla città.

Perdere Maradona per i napoletani è stato come perdere una persona di famiglia. Per questo, appena appresa la notizia, ci siamo subito attivati per restituire alla città un luogo dove poterlo ricordare e, perché no, piangere” ha detto l’imprenditore funerario Gennaro Tammaro.

L’idea è quella di erigere un monumento a imperitura memoria del Pibe de Oro nel settore che, come da leggi del Regno delle Due Sicilie, è destinato alla sepoltura delle personalità eminenti e dove riposano tra gli altri Salvatore Di Giacomo, Raffaele Viviani, Vincenzo Gemito, Benedetto Croce, i Presidenti della Repubblica Enrico De Nicola e Giovanni Leone.

Le spese saranno a carico delle imprese funebri aderenti che, raggiunto l’obiettivo della petizione, si attiveranno per chiedere i dovuti permessi.

Diego non è e non sarà mai uno qualunque. Da straniero, è stato uno dei più straordinari interpreti della napoletanità nel mondo, unione dei Sud del pianeta, rappresentante orgoglioso del riscatto di questa terra. Per questo vogliamo far sì che l’emozione che proviamo oggi ci aiuti a realizzare un luogo dove poterla racchiudere per sempre” ha concluso Tammaro.

 

Calcio

Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio

Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Calcio

Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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