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Cronaca

L’operazione Gerione: gli attuali fraudolenti chiedono “cauzioni” agli anziani

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Oggi 26 novembre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Imperia hanno eseguito nelle province di Napoli, Potenza e Terni, unitamente ai Comandi dell’Arma territorialmente competenti, 15 misure cautelari (delle quali 10 in carcere e 5 sottoposizioni all’obbligo di dimora) emesse dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta della locale Procura, nei confronti di altrettanti soggetti appartenenti ad una organizzazione criminale di origine campana, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata a perpetrare truffe in danno di persone anziane, commesse in Emilia Romagna, Friuli V.G., Liguria, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto.

In particolare, l’inchiesta ha comprovato l’esistenza di cinque distinte batterie, tra loro collegate in ragione della conoscenza dei luoghi da colpire da parte degli affiliati.

L’indagine, avviata nel novembre 2018 e convenzionalmente denominata “Gerione” (rievocando la falsità e la malvagità dei fraudolenti di raffigurazione dantesca) ha consentito sia di documentare la riconducibilità agli indagati di 42 episodi delittuosi (dei quali due consumati e cinque tentati nella provincia di Imperia), il cui danno complessivo è stato pari ad euro 300.000 circa, sia di definire i ruoli dei singoli adepti dell’organizzazione criminale.

L’associazione utilizzava una tecnica ormai collaudata: alcuni sodali, dopo aver contattato la vittima al telefono (eseguivano tentativi su diversi “bersagli”, scelti in ragione della posizione dei complici già presenti sul territorio, fino ad individuare la persona emotivamente più fragile, la cui abitazione fosse ubicata in periferia, lontano dalle principali vie di comunicazione e da presidi delle Forze dell’ordine, ma vicino a stazioni ferroviarie o di autobus per agevolare la fuga dei sodali incaricati di operare sul territorio), qualificandosi come appartenenti alle forze dell’ordine o avvocati, riferivano che un prossimo congiunto aveva provocato un incidente stradale senza essere coperto dall’assicurazione.

Pertanto, con insistenza ed approfittando di uno stato di procurata tensione e soggezione, chiedevano una somma di denaro o preziosi per poter “liberare” il parente, a titolo di cauzione.

Ricevuto l’assenso, il complice o i complici in attesa in strada, in contatto con il telefonista, si presentavano come “emissari” per ritirare denaro o oggetti di valore (in genere monili in oro).

Nel corso dell’attività investigativa, tra novembre 2018 e maggio 2019, su indicazioni dell’Arma di Imperia sono state tratte in arresto in flagranza di reato altre cinque persone, rispettivamente due ad Aosta, una ad Albenga, una a Mestre e una a Milano, trovate in possesso complessivamente di kg 1,2 circa di monili in oro e preziosi vari, sottoposti a sequestro e successivamente restituiti ai legittimi proprietari.

Fortunatamente, non tutti i 42 episodi menzionati sono stati consumati.

In molti casi i truffatori hanno gettato l’esca, senza però riuscire ad aggirare la vittima perché non aveva figli o nipoti ovvero perché insospettita dalla richiesta di oro e preziosi insieme al denaro.

In un’occasione, un’anziana donna ha riferito “Non mi convince. Ora chiedo ad un amico Carabiniere”, affermazione che ha fatto desistere il malvivente.

Le persone sottoposte a provvedimento cautelare sono tutte di origine campana, di età compresa tra i 22 e i 58 anni, già note alle Forze dell’ordine, alcune delle quali con precedenti specifici. Gli arrestati sono ristretti presso le Case Circondariali di Napoli, Potenza e Terni.

Alle operazioni odierne hanno preso parte 80 Carabinieri.

La truffa ai danni delle persone anziane è un reato che può essere prevenuto, adottando le idonee misure di prudenza. Presso le 20 Stazioni nella provincia sono disponibili brochure appositamente realizzate che, oltre ai recapiti dei presidi locali, contengono consigli sul tema, ritrovabili anche sul sito www.carabinieri.it<http://www.carabinieri.it/>, nell’area dedicata ai servizi per il cittadino link: http://www.carabinieri.it/cittadino/consigli/tematici/giorno-per-giorno/contro-le-truffe

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Cronaca

19enne uccide il padre davanti alla madre per difenderla

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Nel corso della nottata, i Carabinieri di Trento sono intervenuti in un appartamento di Mezzolombardo ove un uomo, 46enne bosniaco, era stato accoltellato mortalmente dal figlio di 19 anni.

Sembrerebbe che il ragazzo,  Bojan Panic, sia intervenuto per difendere la propria madre che in quel frangente stava subendo un’aggressione da parte del marito, Simeun Panic

Il ragazzo, rimasto sul posto, è stato arrestato nella flagranza del reato di omicidio.

Sono in corso accertamenti a cura del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale coordinati dal pm di Trento per ricostruire l’esatta dinamica dell’evento e meglio delineare il contesto. La madre deve essere sentita. 

La famiglia, di origine bosniaca, era arrivata in Italia da molti anni, quando il Bojan era ancora un bambino. Prima di trasferirsi a Mezzolombardo vivevano a Lavis, in Trentino.

All’Arma non risultano denunce per maltrattamenti.


(fonte: Ansa)

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Cronaca

Napoli, scoperte telecamere per spiare i clienti in un B&b: attività sospesa per 60 giorni

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Il Questore di Napoli, Maurizio Agricola, su proposta del Commissariato Vomero, ha disposto la sospensione per 60 giorni dell’attività di locazione turistica pura nei confronti di una struttura ricettiva in zona Arenella.

In particolare, il 14 marzo scorso, gli agenti del locale commissariato erano intervenuti presso la struttura in questione poiché una coppia aveva segnalato la presenza di due telecamere occultate nella stanza in cui era ospite.

Giunti sul posto, i poliziotti avevano riscontrato la presenza delle 2 microcamere funzionanti sia nel bagno che nella camera da letto. In quella circostanza, gli operatori avevano denunciato il proprietario per diffusione di riprese e registrazioni fraudolente. Il provvedimento è dunque finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.

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Cronaca

Tamponamento a via Marina: automobilisti coinvolti soccorsi da Francesco Emilio Borrelli

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Incidente intorno alle 14.00 di oggi all’esterno della sede Regionale di Palazzo Armieri a via Marina pochi metri dopo lo svincolo di via Duomo in direzione centro città.

Fortunatamente solo danni alle vetture e qualche escoriazione per gli automobilisti coinvolti; situazione che ha comunque necessitato dell’intervento dei soccorsi sanitari arrivati sul posto circa mezz’ora dopo.

Soccorritore d’eccezione, il deputato Francesco Emilio Borrelli che si trovava casualmente sul posto mentre era intento a documentare alcuni fenomeni di degrado urbano nell’area circostante. Subito dopo il tamponamento a catena Borrelli è intervenuto in soccorso di una delle vittime coinvolte nell’incidente chiamando i soccorsi.

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