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Cronaca

Napoli. Festa abusiva al Borgo Sant’Antonio Abate: in 150 senza mascherine nè distanziamento

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Sette cittadini nigeriani ed un gambiano lo scorso 1° novembre si sono resi responsabili di una violenta aggressione nei confronti degli equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale intervenuti presso un locale di via Michele Morelli dove si stava svolgendo una festa.

Il Questore di Napoli ha emesso, per la prima volta in questa provincia, otto provvedimenti di Divieto di accesso ai pubblici esercizi o locali di pubblico trattenimento, ex art. 13bis del D.L. 14/2017, come recentemente modificato dal D.L. 30/2020, nei confronti di questi ultimi.

Gli agenti, su segnalazione della sala operativa, erano infatti intervenuti presso una sala per eventi denominata “Ora Love Bar Entrateniment” dove era stata segnalata la presenza di circa 150 persone, tutte senza dispositivi di protezione e non osservanti il distanziamento sociale.

Gli operatori, una volta sul posto, hanno individuato la titolare del locale che ha iniziato ad urlare e ad istigare i presenti contro di loro, tanto da costringerli a richiedere l’intervento di altre pattuglie.

La donna, inoltre, avendo visto che il compagno era stato tratto in arresto, non ha esitato a spingere il figlio minore contro la volante su cui si trovava l’uomo, mentre molti stranieri si scono scagliati contro i poliziotti iniziando un fitto lancio di bottiglie e altri oggetti: in particolare, tre uomini, raccolta una pedana in legno, l’hanno lanciata contro i poliziotti per impedire che un’autovettura di servizio, con a bordo una prima persona fermata, si potesse allontanare.

I tre soggetti, dopo essere riusciti a fuggire a bordo di un’auto, sono stati poco dopo rintracciati e fermati presso il pronto soccorso dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

Al termine degli incidenti, un funzionario e sette agenti hanno riportato lesioni agli arti superiori, tre autovetture di servizio sono risultate danneggiate e otto soggetti sono stati denunciati, tre dei quali in stato di arresto e poi sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere.

Inoltre, il locale è stato sequestrato e chiuso per 5 giorni per violazione delle norme contro la diffusione del Covid.

I provvedimenti, istruiti e predisposti dalla Divisione Polizia Anticrimine, della durata di un anno per i cinque denunciati e di due anni per i tre arrestati, prevedono il divieto di accedere ai pubblici esercizi e ai locali di pubblico trattenimento ubicati nell’area del Borgo Sant’Antonio Abate, dove si sono verificati i disordini, e nell’area del Vasto, zona in cui più volte si sono registrate criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Ai destinatari è stato vietato, altresì, di stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi e dei locali.

L’eventuale violazione dei divieti è sanzionata con la reclusione da sei mesi a due anni e con multe da 8.000 a 20.000 euro.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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