Un nuovo allarme virus è scattato in Italia e in particolare nella regione maggiormente colpita dal Coronavirus, la Lombardia che questa volta si trova a fare i conti anche con la peste suina.
Il problema, noto già da tempo sia alla Regione che al Governo, causerebbe soprattutto danni all’economia in quanto gli animali contagiati in questo caso sono i cinghiali lombardi, circa il 53% del totale in Italia.
Il problema sarebbe ancora più grave poichè la peste suina si combatte esclusivamente con l’abbattimento degli animali ma in zona rossa la caccia è vietata.
“La peste suina si combatte solo in un modo: con gli abbattimenti dei cinghiali” ha spiegato l’ assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, affermando che urge un provvedimento.
Aggiungendo poi che “i cinghiali selvatici sono i vettori principali di peste suina” e ricordando che “un caso è stato rilevato in Germania solo due mesi fa e l’arrivo in Italia di questa malattia comporterebbe un danno incalcolabile all’economia italiana e in particolar modo alla Lombardia, dove viene allevato il 53% dei suini italiani, alla base delle grandi filiere agroalimentari“.
La peste suina africana, in breve Psa, è una malattia virale che infetta suini e cinghiali. Per questi tipi di animali la malattia è estremamente contagiosa e letale, mentre non può essere trasmessa agli esseri umani. Sul suo sito, il Ministero della Salute italiano fa sapere che “la malattia è presente dal 1978 soltanto in Sardegna, dove negli ultimi anni si registra una netta riduzione del numero di focolai“.